salta la barra


Comune di Prato

 indietro
13/05/2005 13:07
Consiglio Comunale Presentati tre ordini del giorno sulla legge 40

La procreazione assistita motivo di scontro in aula

Bocciati da Ds, comunisti italiani, Verdi, Italia dei valori e Rc gli atti della Margherita e di Forza Italia
Se nel Consiglio comunale della scorsa settimana il riconoscimento delle coppie di fatto ed omosessuali è stato motivo di scontro e divisione, nella seduta di ieri lo stesso effetto è stato provocato dal referendum sulla procreazione assistita, altro “tema caldo” che ha acceso la miccia della discussione. Sull’argomento sono stati presentati tre ordini del giorno da parte della Margherita, di Forza Italia e della consigliera Linda Pieragnoli dei Ds, con la sottoscrizione anche del capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri annunciata durante il dibattito. Il voto ha rispecchiato i diversi orientamenti interni in materia sia nella maggioranza ulivista che nell’opposizione. I primi due infatti , respinti dalla maggioranza raggiunta da Ds, Comunisti italiani, Rc, Sinistra per Prato viva, Verdi ed Italia dei valori, si schieravano in difesa della legge 40 del 2004 che regolamenta la materia: la Margherita ha evidenziato che il provvedimento pone fine al “far west in campo di procreazione assistita, una jungla di sperimentazioni e speculazioni”, che i diritti del nascituro sono al pari con quelli della coppia e che i dati sulla fertilizzazione in vitro antecedenti e successivi alla norma, che limita a tre il numero di embrioni da impiantare, sono passati dal 24,3% delle gravidanze ottenute al 27%. Il gruppo auspica quindi che prevalga una riflessione pacata e senza polemiche, così come Fi, che nel proprio ordine del giorno invita il Parlamento a migliorare la legge per garantire al meglio la tutela della coppia, la dignità della persona e il diritto alla salute, confermando però l’impianto della legge 40 sulla disciplina di pratiche “che non possono essere lasciate senza garanzia dei principi, mentre prima la materia era lasciata al libero arbitrio dei soggetti senza nessuna assistenza per le donne e le famiglie coinvolte: le problematiche della procreazione assistita vanno affrontate in modo compiuto”. L’ordine del giorno di Linda Pieragnoli invece punta sulla laicità dello Stato, “elemento cruciale della pace e della coesione nazionale perché lo Stato ha il dovere di garantire ai cittadini i migliori strumenti di autodeterminazione, nel rispetto delle libertà altrui”. L’atto chiede a Governo e Parlamento di rispettare la volontà espressa dai milioni di cittadini firmatari del referendum contro la legge 40, perché “ogni disposizione legislativa deve garantire il bene comune senza condizionamenti personali, religiosi e culturali”. L’atto è stato approvato con 20 voti favorevoli di Ds, Rc, Sinistra per Prato viva, Verdi ed Italia dei valori e 4 contrari della Casa delle libertà e della Margherita, mentre l’ordine del giorno di quest’ultimo gruppo è stato bocciato con 20 voti a sfavore, 2 a favore di Rita Pieri di Forza Italia e Luca Roti della Margherita e due astensioni espresse da Gianluca Banchelli di An e Andrea Amerini di Fi. Stesso esito per l’atto di Fi, appoggiato da Amerini e Banchelli con l’astensione della Margherita.
456/05

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina