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Comune di Prato

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20/05/2005 16:03
Consiglio Comunale Ciuoffo risponde all'interrogazione di Caregnato (Ds)

Uno studio sulla viabilità per il trasferimento del deposito Cap

L'ipotesi di via del Lazzeretto sarà valutata insieme alla possibilità di realizzare adeguate strutture viarie
«Con oltre 300 autobus in entrata ed uscita ogni giorno in una zona come quella di via del Lazzeretto, al confine con un'area residenziale, occorre una strutturazione viaria adeguata in modo da non ricreare gli stessi problemi che il deposito Cap causa ora in via del Romito, via Livi e via Pascoli». Così il consigliere Ds Fabio Caregnato ha portato ieri all'attenzione del Consiglio comunale il trasferimento del deposito dei mezzi Cap, che nelle intenzioni dell'azienda dovrebbe lasciare l'attuale sede di via del Romito per migrare in via del Lazzeretto alle Badie. E' del 1998 infatti il piano di recupero approvato per sostituire le attività produttive inquinanti e rumorose con aree residenziali cambiandone la destinazione d'uso. Caregnato ha chiesto quando avverrà l'effettivo trasferimento del garage dei mezzi e ha proposto una sostanziale revisione del complessop dei parametri urbanistici previsti dal piano di recuipero dell'attuale deposito valutando una diversa calibratura del carico urbanistico alla luce dell'attuale situazione di congestione dell'area, che in termini di densità abitativa è arrivata a 20mila abitanti per km quadrato: «Il trasferimento del deposito era stato incentivato con indici di fabbricabilità particolarmente generosi per incentivarne il rapido trasferimento, finora non avvenuto - ha detto il consigliere Ds - Ci sono frequenti esposti della popolazione costretta a convivere con rumori ed emissioni inquinanti, per questo spero che il trasferimento sia rapido, considerando anche il fatto che l'attuale collocazione doveva essere provvisoria in attesa di individuare un'area più idonea e lontana da zone residenziali». La risposta è arrivata dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo: «In fase di approvazione del piano di recupero c'è stata un'ampia condivisione del progetto che dà titolo alla Cap di richiedere la concessione edilizia e di realizzare gli edifici previsti. Il piano di recupero ha efficacia a tutti gli effetti e abbiamo notizia di recenti richieste di autorizzazioni edilizie: anche se già allora c'erano varie perplessità sulle soluzioni architettoniche del piano, definite solo 'dignitose', intervenire per ridurre gli indici o per modificare un piano attuativo è possibile solo quando ci siano degli interessi prevalenti della pubblica amministrazione o della collettività. Il progetto proposto e approvato convinceva poco, ma finora non è stato realizzato perchè la Cap non aveva individuato un'area dove trasferirsi, cosa avvenuta ora con la scelta delle Badie, dove dovrebbero sorgere il deposito e gli uffici dell'azienda. Siamo ovviamente ancora all'inizio del percorso che vedrà coinvolti il Quartiere, i cittadini e l'Amministrazione comunale oltre ai proponenti». La priorità secondo Ciuoffo sarà effettuare uno studio sulla viabilità e l'accessibilità della zona, su cui si è detto d'accordo anche Caregnato, pur chiedendo ancora l'attualizzazione dei piani di recupero approvati per dare maggior decoro urbanistico alle aree su cui si interviene: «Bisogna risolvere in fretta le criticità della zona di trasferimento e poi procedere rapidamente - ha detto - di fronte però alla qualità architerttonica appena sufficiente di quanto si realizzerà in via del Romito e via LIvi, invito l'assessore a cercare una nuova concertazione con la Cap in modo che dopo sette anni si possa attualizzare il piano di recupero e diminuire l'impatto urbanistico sia per l'attuale zona del deposito che per quella futura».
499/05

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