20/05/2005 18:07
Consiglio Comunale
Dura critica di Taiti all'Amministrazione comunale
Il 'caro sosta' fa discutere maggioranza ed opposizione
Due interrogazioni di Fi e Taiti sul rincaro della sosta in centro e intorno all'Apu. La risposta di Carlesi
Il «caro sosta» è stato protagonista ieri della seduta del Consiglio comunale con una discussione che si è allargata dai parcheggi alla vivibilità del centro storico. Alla fonte del dibattito due interrogazioni presentate da Massimo Taiti della lista Nuovo Psi-Taiti per Prato e da Goffredo Borchi e Rita Pieri di Forza Italia. Nella prima si rileva che i parcheggi nell'immediata vicunanza dell'Area pedonale urbana sono aumentati del 100% passando da 50 centesimi ad un euro anche per soste brevi, misura che sommandosi alla trasformazione a pagamento dei posteggi di piazza del Mercato nuovo equipara questi parcheggi a quelli custoditi del Serraglio e di piazza Mercatale: «In pratica l'Amministrazione ammette che il parcheggio del Serraglio, costato qualche miliardo alle casse comunali, non sta svolgendo la funzione per cyui era stato progettato e corre ai ripari per invogliare i cittadini ad utilizzarlo - scrive Taiti - Il risultato che si ottiene è però un'ulteriore penalizzazione della mobilutà verso il centro e per gli automobilisti. Non si riteiene che questo provvedimento aggravi il processo di desertificazione del centro storico? Quali provvedimenti sono previsti per contrastare la grave crisi delle aziende che operano in centro anche per le difficoltà a raggiungerlo?». «Negli ultimi anni parcheggiare in centro è diventato un salasso - si legge nella seconda interrogazione - e c'è un accanimento sui costi. Come sarà incentivata la fruizione del centro e quali effettivi introiti provengono al Comune dai parcheggi per il 2002, 2003 e 2004?». Ha risposto l'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi, che ha sottolineato che i costi dei parcheggi a Prato sono tra i più bassi della Toscana e del centro Italia e che la sosta a pagamento è uno dei mezzi di regolazione dell'accesso al centro anche per incentivare l'uso del mezzo pubblico e diminuire l'inquinamento. Secondo i dati forniti, ogni giorno gravitano in centro in media 25.902 persone che arrivano n auto, 11.332 in bus e 4000 a piedi e in motorino. A fronte di queste cifre i parcheggi disponibili nel ragio di circa 600 metri, fino a Porta Frascati e piazza Ciardi, sono 2122, a distanza di 850 lievitano fino a 3527 e comprendendo anche piazza del mercato nuovo arrivano a 4300: «C'è quindi una situazione di piena accessibilità al centro, perchè in ogni momento tutti possono decidere di raggiungere il cuore della città per le proprie attività senza problemi - ha spiegato l'assessore Carlesi - Abbiamo tariffe decisamente più basse di città come Firenze, Bologna, Pisa e Lucca con un 30% in meno che arriva anche al 50% per il centro. Basti pensare che la seconda ora è ancora ad un euro mentre nella maggior parte delle città si passa a 2 euro. Nell'applicazione delle tariffe abbiamo utilizzato il criterio di mediazione tra la regolazione dell'accesso e le necessità delle aziende commerciali ed artigiane che non intendiamo penalizzare. Abbiamo istituito infatti anche la possibilità di convenzioni con gli esercenti con diminuzioni dei costi del 25%, soluzione adottata dal centro commerciale naturale di via Santa Trinità, e sconti del 10% sul gratta e sosta. Abbiamo poi compiuto un'armonizzazione di tuute le cifre per la sosta, comunque sempre contenute. Per quanto riguarda gli introiti, nel 2002 sono stati 786.386 euro, mentre sia nel 2003 che nel 2004 500mila euro.
«E' un dato di fatto che il centro si stia svuotando di residenti e di attività - ha detto Gianluca Banchelli di An - Non è vero che a Prato si paga meno che in molte altre città e comunque è troppo facile appliocare deglia aumenti a carico dei cittadini per copritre gli sprechi e gli sperperi fatti con il denaro pubblico per creare e sostenere società di gestione ed amministrazioni che hanno l'unico scopo di far gestire le questioni sempre alle solite persone».
Becheri di Rc ha dichiarato di condividere l'impostazione data dall'assessore Carlesi, ma 'non deve passare l'idea che l'unico motivo è quello di far cassa». Simili le posizioni dei tre Ds intervenuti Andrea Ballini, per cui «2 milioni e 400.000 passeggeri sulle Lam diretti in centro non sono certo poca cosa e dimostrano che il trasporto pubblico funziona ed è un ottimo mezzo per raggiungere le attività in centro», Matteo Biffoni, secondo cui il centro è un bene che va tutelato dall'assalto delle auto e dell'inquinamento applicando tariffe non esose e potenziando i mezzi pubblici, e Fabio Caregnato, che ha evidenziato che con la politica dei parcheggi e la valorizzazione degli spazi urbani si è compiuto un passo avantio decisivo nella programazione del futuro della città. Molto critica invece la replica di Massimo Taiti: «Al di là delle tariffe e del fatto che se le avesse applicate Berlusconi si sarebbe gridato alla stangata e non si sarebbe certo parlato di armonizzazione, bisogna guardare a cosa è stato fatto del centro di Prato. Non sembra proprio che sia un bene da tutelare o un patrimonio da preservare: forse perchè proprio queste ultime amministrazioni hanno confuso l'accoglienza sostenibile per la città con l'accoglienza solidale. I grandi sindaci di sinistra del passato come Vestri, Landini e Giovannini hanno reso grande questa città con opere come il macrolotto, l'Interporto e il Centro Pecci, poi mal gestito, mentre le attuali Amministrazioni hanno creato una città pericolosa, invivibile e irriconoscibile: l'unica opera davvero da ricordare è la pista ciclabile, mentre il parcheggio è solo una costruzione inutile». Anche Rita Pieri ha ribadito che «non è con il caro sosta che si regolano gli accessi in centro e si valorizza uno spazio così importante petr la città».
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