24/05/2005 16:06
Ambiente
Presentata stamani la prima fase del progetto 'Orti scolastici'
A scuola lezione di agricoltura nella cornice verde delle Cascine
L'iniziativa, promossa da Slow food con il contributo della Regione e l'adesione del Comune, partirą ad ottobre
Apprendere le tecniche di coltivazione della terra, trasmettere i saperi tra le generazioni e conoscere il proprio territorio: sono questi i principi ispiratori del progetto regionale degli Orti scolastici in Toscana partito oggi da Prato. Il Comune ha infatti aderito all'iniziativa promossa da Slowfood Toscana con il contributo della Regione e il coinvolgimento dell'Arsia Toscana, delle scuole, di Asm, ma anche di anziani ed ortolani che faranno da insegnanti delle tecniche di coltivazione della terra. L'articolato programma didattico del progetto si č aperto stamani nel Parco delle Cascine di Tavola, cornice verde ideale per ospitare l'orto scolastico: la prima fase prevede il corso di formazione per i docenti che nel prossimo anno scolastico coltiveranno l'orto scolastico con i bambini per promuovere percorsi di educazione alimentare, ambientale e del gusto: a Prato la sperimentazione partirą con la scuola elementare Bruni di Casale. Erano presenti stamani dirigenti scolastici ed insegnanti sia delle scuole pratesi che degli altri Comuni della Toscana che sperimenteranno gli Orti scolastici, oltre all'assessore all'Ambiente e all'Agricoltura Camilla Curcio, i colleghi delle altre Amministrazioni coinvolte, il presidente regionale di Slow food Nanni Ricci, il responsabile del verde di Asm Marco Mascelli, che gestisce il Parco delle Cascine, la direttrice di Arsia Toscana Maria Grazia Mammuccini e il presidente del presidio pratese dell'associazione culturale e gastronomica Slow food Alessandro Venturi: «E' emblematica anche la scelta del luogo dove sarą ambientata la sperimentazione degli Orti scolastici, le Cascine di Tavola - ha detto l'assessore Curcio - l'iniziativa fa parte infatti del progetto di valorizzazione e rinascita del Parco che il Comune ha intrapreso e in cui č compreso il recupero dei tesori architettonici che si trovano al suo interno e il ripristino del sistema di canali. Costituisce inoltre un'importante occasione per i ragazzi di conoscere meglio sia il proprio territorio e i suoi prodotti che il patrimonio rappresentato dalle Cascine di Tavola, per creare un rapporto tra i giovani e la terra e favorire lo scambio generazionale dei saperi».
Gli altri Comuni aderenti all'iniziativa sono Montale (Pistoia), Malmantile, Bagno a Ripoli (Firenze), Bucine (Arezzo), Castelnuovo Berardenga (Siena), Massa Marittima (Grosseto), Rosignano Marittima (Livorno), San Miniato (Pisa), Pieve Fosciana (Lucca) e Carrara.
514/05
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