31/05/2005 14:50
Casa
L'operazione presentata dal vice sindaco Roberto Bencini
Il Comune pone sotto osservazione 20 mila abitazioni
Ai fini Ici, sfruttando due articoli della Finanziaria, si procederà al nuovo accatastamento degli immobili
Sono circa 20 mila gli immobili che saranno messi sotto oservazione ai fini Ici. Si tratta di 13 mila abitazioni di categoria A4 (con rifiniture di modesto livello ma con impianti indispensabili) e di 5000 di categoria A5 (bagno sulle scale senza impianti elettrici o idrici) e di 1300 edifici rurali; tutte case di antica e vetusta costruzione che al castato sono classificate come 'popolari' o 'ultrapopolari', ma per le quali c'è il forte sospetto che il 'classamento', come si dice in gergo, non corrisponda più al loro valore reale.
Così il Comune vuole vederci chiaro, sfruttando due articoli della Finnziaria, che consentono agli Enti locali di attivarsi, qualora il proprietario non proceda per proprio conto, nei casi di differenza fra la vera situazione dell'immobile e la classe con cui è accatastato: possibile, si sono chiesti nelle stanze degli uffici ragioneria e urbanistica, che nel corso degli anni non siano state fatte ristrutturazioni, non siano stati apportati miglioramenti, tanto che gli immobili risultano versare ancora nel loro antico stato, quando ormai ogni nuova costruzione, anche la più modesta, è registrata al catasto in categorie e classi superiori?
L'operazione, presentata stamani dal vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini, prenderà le mosse da ottobre in poi, nel frattempo però la giunta ha introdotto un nuovo articolo nel regolamento dell'Ici, in approvazione nel pomeriggio in Consiglio comunale, col quale si dà la possibilità ai proprietari di procedere autonomamente al nuovo accatastamento, sulla base del Docfe, un questionario previsto dalla normativa sin dal 1996 per fare le denunce. Se questo avverrà entro la scadenza del 31 ottobre, il Comune, in caso di segnalazione corretta, non appllicherà nessuna sazione limitandosi a recuperare le somme Ici, a causa dei mutamenti nel valore della rendita. In caso contrario procederà con le proprie verifiche, che comunque attuerà, con una commissione tecnica costituita ad hoc, sui circa 20 mila immobili posti sotto osservazione.
L'operazione dovrebbe portare, anche in questi casi, ad una applicazione corretta dell'Ici, che a Prato sulla prima casa è del 5,9 per mille ma con una detrazione consistente di 237 euro, il che comporta l'esenzione totale per gli immobili in categoria A5 che, salvo rari casi, non dovrebbero più sussistere. «Difficile pensare - dice Bencini - che esistano, ad esempio, ancora tante abitazioni col bagno sulle scale, senza altri impianti indispensabili. Così come è difficile pensare che ne esista un'altra grande fetta, su cui praticamente non si è fatto, nel corso degli anni, alcun intervento».
L'ultima parola, in ogni caso, toccherà all'Agenzia del territorio: il Comune proporrà le nuove classi di accatastamento, ma la decisione finale spetterà al catasto.
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