02/06/2005 13:17
Appuntamenti
Per ricordare la nascita della Repubblica
Prato intitola una piazza a Sandro Pertini
Il sindaco Romagnoli: «La sua fu la biografia di un grande italiano»
Prato celebra il 2 giugno, Festa della Repubblica, intitolando una sua piazza a Sandro Pertini, con una breve e intensa cerimonia, cui ha preso parte la vedova signora Carla Voltolina. E' stato il sindaco Marco Romagnoli insieme alla signora Voltolina a scoprire la targa che intitola a Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985, il piazzale antistante il centrro commerciale di via Viareggio, nei pressi della Declassata.
Nelle parole del sindaco, seguite alla benedizione impartita dal vicario della Diocesi don Eligio Francioni, che ha portato il saluto del vescovo mons. Gastoni Simoni, davanti al prefetto Giusseppe Badalamenti, al presidente della Provincia Massimo Logli, all'on. Andrea Lulli e ai vertici delle Forze dell'ordine, la figura di Pertini è stata ricordata come «la biografia di un grande italiano, che ha attraversato il Novecento, le sue tragedie, per affermare il progresso civile e sociale del nostro Paese e del movimento dei lavoratori. Un intellettuale schierato con la parte più umile del Paese, con le loro aspirazioni ad una vita migliore, che ha incontrato i grandi orrori della storia del secolo scorso, dalle trincee della Prima guerra mondiale al nazismo, al seconda guerra Mondiale». Un uomo di fervente fede democratica, antifascista intransigente, che ha partecipato alla Resistenza, alla costruzione della Repubblica, fin dall'Assemblea costituente, più volte parlamentare, presidente della Camera, che concluse il suo itinerario civile e politico con l'elezione alla Presidenza della Repubblica.
«La sua immagine popolare - ha proseguito il sindaco - il suo essere stato Presidente della Repubblica di tutti, l’aver interpretato questo magistero repubblicano a contatto col suo popolo, rompendo la liturgia e la ritualità iscritta nel suo alto ruolo, un modo istintivo di interpretare le passioni e i sentimenti degli italiani, tutto è rintracciabile nel suo percorso umano e politico».
«Prato - ha chiuso Romagnoli - non a caso intitola a Sandro Pertini questa piazza il 2 giugno, nella data simbolo della Repubblica, di cui fu fondatore e costruttore, oltre che grande difensore dei suoi valori, in una stagione in cui il Paese era sottoposto all’attacco del terrorismo. Anche in quegli anni, cadenzati dalle morti, Pertini, lui uomo che combattè il fascismo e il nazismo, che conosceva i grandi sacrifici sopportati per conquistare la democrazia, seppe interpretare al meglio la volontà del popolo italiano di opporsi al terrorismo e di costruire una netta demarcazione fra le aspirazioni alla giustizia e al progresso sociale e i fautori di improbabili rivolgimenti affermati con odio e violenza».
Prima della cerimonia di intitolazione della piazza a Sandro Pertini, in piazza S. Maria delle Carceri, si è svolta la cerimonia ufficiale per il 59° anniversario della Repubblica italiana. Davanti al Monumento ai Caduti i picchetti schierati delle forze dell'ordine, la banda delle Fiamme gialle, le bandiere delle associazioni combattentistiche, i Gonfaloni della Provincia e dei Comuni pratesi.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ad opera del prefetto Giuseppe Badalamenti, il sindaco ha sottolineato «che c'è un legame indissolubile fra democrazia, Costituzione e Repubblica. Un legame indissolubile che si manifesta nell'unità del Paese, che non può essere compromessa, perchè la Repubblica è la casa comune di tutti».
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