13/06/2005 19:25
Urbanistica
Focus group del Piano strategico al Pecci
Declassata, immagini e progetti
Ripresentata nelle sue linee essenziali la pianificazione dell'area ex Banci
Immagini ma soprattutto tanti progetti, per quello che dovrà essere il nuovo asse del futuro per Prato. Forse non previsto nell'attuale Piano strutturalòe, come ha rilevato l'arch. Roberto Vezzosi, «perchè in esso si prevede tanti luoghi centrali e non una così forte concentrazione di funzioni», sicuramente piùin linea col Ptc della Provincia, a cui il Pianostrutturale dovrà essere adeguato, con la novità vera «di una visione d'insieme» e con una visione progettuale che mette in relazione tante cose: nuove vocazioni, la ristrutturazione degli assi stradali, la metrotranvia.
All'Auditorium del Pcci, nell'ambito di uno dei tanti focus group sul Piano strategico, è andata di scena l'idea di «nuova città», che dovrebbe incentrarsi su quello che è ormai «un viale urbano», nella definizione dell'ing. Andrea Debernardi, lungo la «via di comunicazione Firenze-Prato-Pistoia», nella descrizione fatta dall'ing. Lorenzo Frasconi, dirigente dell'area Opere pubbliche del Comune.
Ma quello che è andato in onda al Pecci non è, per dirla con l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, «qualcosa di già precostituito dall'Amministrazione comunale ma un insieme di progetti che attendono il contributo di tutti».
Molto ruota attorno all'ex Banci - anche se la Declassata è destinata ad ospitare le nuove funzioni di Pratilia e la Multusalsa - e al suo centro espositivo, inserito nel contesto di Firenze Fiere, e al master plan, o pianificazione urbanistico-architettonica, affidata all'architetto Massimiliano Fuksas, il cui disegno progettuale definitivo è imminente. Nel frattempo l'architetto Agostino Ghirardelli ha ripresentato al Pecci il progetto nelle sue linee essenziali: 16 mila metri quadrati di spazi espositivi, le famose nuvole di Fuksas, dentro un parco urbano di 8 mila metri quadrati, con la Declsassata superata da un ponte verde, e due torri, assoluta novità per Prato, destinate ad ospitare alberghi, insieme ad una zona residenziale e al recupero della Fonderia Bigagli 'prolungamento' del Pecci in quanto sede permanente della sua collezione.
Il profilo di un'area, dala Questura a Pratiloia, che si trasforma e con una viabilità ristrutturata, compreso un'asse intermedio, fra via Ferraris e la stessa Declassata, che in prospettiva potrebbe consentire un'accesso diretto agli spazi espositivi.
E' una delle proposte dello studio Fuksas, che ha concepito la pianificazione non come qualcosa di rigido, ma «di flessibile in rapporto all'evoluzione dell'intero progetto sulla base però di ben precise coordinate».
Di sicuro la Declassata se non completamente interrata fra la Questura e Pratilia scenderà di livello, perchè comunque è previsto il sottopasso all'intersezione col viale della Repubblica, al posto dell'attuale rotonda, e perchè dovrà passare sotto il ponte verde che unirà l'area verde a nord al bosco della Banci. Senza parlare della metrotranvia e del suo percorso, che potrebbe magari arrivare là dove sorgerà il centro espositivo. E' una ipotesi suggerita dai progettisti di Fuksas («solo un'ipotesi, perchè non rientra nell'ambito del nostro incarico» ha detto l'architetto Ghirardelli, anche se giovedì in Consiglio comunale sarà presentato lo studio commissionato dalle Camere di commercio di Firenze, Prato e Pistoia.
La Declassata fra l'altro è diventata tante cose: viale urbano, arteria di attraversamento, ma anche luogo di interscambio col sistema di trasporto pubblico (le Lam e la busvia con Campi e Fireze). Tante funzioni che richiedono di superare la strozzzatura di 800 metri fra via Marx e la rotonda di via Nenni, l'unica ancora a due corsie dell'intero tracciato pratese. Il primo abbozzo di raddoppio di questo tratto è stato presentato dall'ing. Frasconi. Venticinque i progetti studiati ed uno preferito che proietta il raddoppio su due livelli: quello superiore a quattro corsie, quello inferiore a due per la distribuzione del traffico locale.
Un'ipotesi appena abbozzata per una strada, la Declassata, su cui Prato programma il proprio futuro.
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