16/06/2005 19:29
Consiglio Comunale
Question time sulla sicurezza in città
«Non saremo un caso, ma occorrono più mezzi»
Il sindaco risponte anche sul centro di permanenza temporanea: «A Prato accrescerebbe le tensioni»
«La riunione si è conclusa con l'ammissione che gli organici sono carenti e l'impegno da parte di tutti i convenuti a lavorare insieme per chiedere allo Stato quella attenzione che finora è mancata». Ha spiegato con queste parole il sindaco Marco Romagnoli l'esito del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, svoltosi in prefettura nella giornata di ieri, mercoledì 15 giugno, rispondendo ad una 'domanda di attualità' del consigliere Ds Luciano Bartolotti che chiedeva di conoscere la risposta del ministro dell'Interno Giovanni Pisanu.
«Non c'è stata - ha detto il sindaco - ma, sempre mercoledì, l'assessore Andrea Frattani, con una delegazione dell'Anci, ha partecipato ad un incontro col sottosegretario ai problemi dell'immigrazione del ministero. Dall'incontro al momento è emersa una presa d'atto e l'ammissione che la carenza d'organici è diffusa in tutta Italia. Non essere un caso unico non ci tranquilizza. Sarebbe oltretutto ingiusta oltrechè falsa l'equazione immigrazione-criminalità, ma dobbiamo purtroppo fare i conti con l'illegalità nata dall'immigrazione clandestina gestita, questa sì, da bande criminali. La questione, che ho posto anche nella riunone in prefettura, è che di fronte a certe situazioni c'è bisogno di mezzi adeguati».
Il sindaco ha risposto anche ad un 'question time' della consigliera Ds Elisabetta Carullo sui centri di permanenza temporanea «Sembrava - ha detto - che il ministero non li ritenesse importanti, poi c'è stata la precisazione dello stesso ministro che affermava che invece sono necessari. E che comunque si tratta di decisioni che sono prerogative dello Stato e non degli enti locali. E' giusto. Il problema è che in un territorio come il nostro, dove c'è già una forte concentrazione di immigrazione, un centro di permanenza temporanea rischierebbe di acuire le tensioni. Ed è proprio l'esatto opposto di quello che è utile fare».
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