01/07/2005 16:12
Consiglio Comunale
Presentato lo studio di prefattibilità sull'area metropolitana
Metrosud, anteprima in Consiglio comunale
Tre ipotesi di tracciato con costi da 243 milioni di euro a 339 per colmare il deficit infrastrutturale e diminuire traffico e smog
La Metrosud è stata presentata ieri in anteprima al Consiglio comunale con l'introduzione dell'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi e l'illustrazione da parte del dirigente delle Opere pubbliche Lorenzo Frasconi dello studio di prefattibilità della linea realizzato dall'Ufficio trasporti con il commissionamento e il finanziamento delle tre Camere di Commercio di Firenze, Prato e Pistoia.
Dopo un primo esame tecnico delle Commissioni consiliari Infrasrtutture ed Ambiente, compiuto pochi giorni fa, lo studio di prefattibilità ha fatto ieri il suo debutto ufficiale prima di approdare a settembre sui tavoli degli altri enti coinvolti nel progetto, ovvero le province di Pistoia, Prato e Firenze e i comuni di Campi Bisenzio, Sesto fiorentino, Agliana e Quarrata e la Regione Toscana. Non si tratta solo di uno studio di carattere trasportistico, ma costituisce anche una preziosa banca dati in cui sono contenuti ed elaborati i flussi di spostamento di persone e merci in tutta l'area metropolitana. L'obiettivo è capire se l'investimento è utile e se l'infrastruttura è realizzabile nell'intero ambito della piana, non solo di Prato. Vi hanno collaborato il Ced del Comune, l'Asel e il Comune di Quarrata.
L'ipotesi del progetto è nata nel 2002 in seno alla realizzazione dell'Alta velocità, che vedrà la costruzione di un binario che collegherà la stazione di Santa Maria Novella allo scalo aeroportuale di Peretola fino a Campi in località Fosso reale. Da qui l'idea di utilizzare la linea per attraversare tutta la piana verso sud arrivando fino a Pistoia. Il progetto è studiato per essere complementare e non antagonista della ferrovia e sono tre i tracciati elaborati dai tecnici pratesi, tutti al di sotto della cerniera costituita dall'Autostrada Firenze-mare: il primo segue il nastro dell'Asse delle industrie, il secondo si sposta più a sud arrivando fino a via Traversa del Crocifisso a Tavola a sud del Macrolotto 1e il terzo segue la linea del confine con i Comuni medicei ai piedi del Montalbano. I costi presunti vanno rispettivamente da un minimo di 243 milioni di euro a un massimo di 339. Uno dei dati che emerge dallo studio è quello relativo al traffico che si sposta ogni giorno nell'area tra Firenze e Pistoia: 690.708 mezzi di cui 110mila verso Firenze, 38mila verso Prato e 23mila verso Pistoia. A questo si aggiunge una carenza d'infrastrutturazione che vede le ferrovie ferme alla situazione ottocentesca. Per questo l'assessore Carlesi ha fermamente illustrato l'utilità strategica del tram: «Non si può pensare di costruire corsie di autostrada all'infinito, anche perchè siamo già alla terza e il territorio non permette ulteriori allargamenti: tra i nostri compiti e le nostre competenze c'è anche quello di programmare interventi di ampio respiro che saranno attuati nei prossimi anni per risolvere problemi altrettanto grandi. Le attività della nostra area metropolitana hanno uno sviluppo molto legato alla mobilità, per questo un sistema di trasporto pubblico forte ed efficiente è strategico e fondamentale». Dopo le valutazioni sullo studio di prefattibilità sarà avviata la progettazione preliminare avanzando richiesta all'Agenzia regionale di area metropolitana per la viabilità di realizzare il progetto definitivo.
Il gioco vale la candela anche per i partiti della maggioranza: i capigruppo dell'Ulivo hanno presentato un emendamento alla delibera per approfondire ulteriormente lo studio condivendo la programmazione con la REgione e confrontandosi con le previsioni urbanistiche dell'area e degli enti coivolti. La valenza strategica dell'opera è stata sostenuta da Matteo Biffoni, Andrea Ballini e Linda Pieragnoli dei Ds, da aurelio Donzella dell'Itlia dei valori, Luca Roti, capogruppo della Margherita, e l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, che ha sottolineato anche l'importanza sotto il punto di vista ambientale e di sostenibilità di fronte ad un aumento del traffico dal 1980 al 2002 del 126%. Scettico invece Massimo Taiti del Nuovo Psi-Taiti per Prato, che ha più volte chiesto chi pagherà le spese di un'infrastruttura così gravosa che costa circa 10 milioni di euro al km. La stessa domanda è stata avanzata dal capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri, mentre Giovanni Luchetti di Forza Italia ha riconosciuto l'utilità di un sistema di trasporto alternativo che colmi il deficit di infrastrutture, «ma questo dovrebbe svilupparsi lungo l'asse della Declassata - ha detto - vista anche la prospettiva del Polo espositivo dell'ex Banci, e ci sembra che invece la delibera sia alquanto fumosa e non chiara in merito a fronte di un investimento troppo grande. Per questo voteremo contro la delibera». Anche il capogruppo di An Maurizio Bettazzi ha dichiarato il voto contrario «per non fare operazioni al buio che costano centinaia di milioni di euro e in cui gli interessi reali di Prato non sono chiari e specifici». Nel gruppo dei Ds si è distinto Fabio Caregnato, che si è astenuto spiegando le proprie perplessità sull'attraversamento del territorio a sud della Provincia di Prato di una infrastrutturazione così importante che parte da Campi e arriva a Pistoia con decisioni quindi imposte da altri enti coinvolti.
L'emendamento è stato accolto con l'astensione di Caregnato, 19 voti favorevoli tra cui Rc e 6 contrari espressi da An, Fi e Nuovo Psi. La delibera è invece stata approvata con 18 favorevoli dell'Ulivo, 3 astenuti, Rifondazione comunista e Caregnato, e 6 contrari.
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