11/07/2005 15:59
Piano stategico
Presentato il master plan dell'area ex Banci
Fuksas: «Un nuovo modo di fare economia»
Il noto architetto ha ridisegnato un'area di 30 ettari, con una struttura centrale destinata a spazio espositivo
“Un progetto molto ambizioso che può diventare un modello di riflessione su che cosa vuol dire oggi fare innovazione”. Il grande architetto Massimiliano Fuksas ha presentato così, questa mattina in Palazzo Comunale, il masterplan dell’area ex Banci. Numeroso il pubblico composto da tutte le categorie economiche politiche e sociali della città e non solo.
Ingegneri, architetti, commercialisti, comitati cittadini, imprenditori, associazioni di categoria, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni: il numeroso pubblico che ha ‘accolto’ Massimiliano Fuksas questa mattina nel salone consiliare di palazzo comunale a Prato conforma la volontà della città, in tutte le sue componenti, di guardare al futuro con progetti a lungo termine, di ridisegnare la città e inserirla in un contesto che vada ben oltre i confini non solo regionali ma anche nazionali, di ripensare a una strategia di sviluppo che abbia come parola d’ordine l’innovazione.
Questa anche l’idea di partenza da cui è nato il masterplan, oggi presentato per la prima volta, secondo Massimiliano Fuksas, il noto architetto incaricato da Consiag di disegnare un’area di 30 ettari di cui 18 di proprietà della multiutility pratese. “Questo è un progetto molto ambizioso – ha spiegato Fuksas - potevamo prendere l’area e costruirci appartamenti, come spesso accade, invece abbiamo scelto di sperimentare, innovare; credo che questo progetto – anzi lo chiamerei strategia di sviluppo dell’innovazione a Prato - si possa considerare un nuovo modo di fare economia. In questa area infatti sono compresi spazi per esporre cosa fa la città, per accogliere i turisti e per recuperare, trasformandolo in uno spazio per eventi, edifici storici”.
“Ci vorrà tempo per realizzare il progetto e non è detto che tutto diventi esecutivo – ha esordito il sindaco di Prato Marco Romagnoli – una cosa è certa: oggi presentiamo un masterplan che darà il via a un percorso, a una discussione che vogliamo aprire con la città, tutta, per parlare del futuro di Prato. E dobbiamo farlo oggi, che ci sono le condizioni e i tempi per farlo”.
Paolo Abati, presidente di Consiag ha ribadito il ruolo primario dell’azienda che, in materia di sviluppo del distretto ha fatto già scelte precise: “questo passaggio virtuale del masterplan al Comune di Prato conferma la volontà di Consiag di legare le sue prospettive di sviluppo a quelle della città. Abbiamo aspettato anni prima di scegliere quale fosse l’utilizzo migliore dell’area ex Banci di nostra proprietà: oggi siamo orgogliosi di consegnare a Prato questa ‘idea’ di come potrebbe essere il futuro della città. Ora tocca a Prato crederci fino in fondo e portare avanti, discutendone, il progetto”.
IL PROGETTO
L'area ex Banci, a ridosso della Declassata e vicino al casello di Prato est della A11, è destinata nelle intenzioni del Comune a trasformarsi in un centro espositivo-congressuale. E' qualcosa di più di un'ipotesi, dato che la Regione che ha già accordato un finanziamento di 10 milioni di euro (e altri 10 sono quelli del Comune), per un intervento che nella sua parte pubblica (centro espositivo-congressuale e parco) è stimato in 40 milioni di euro.
Lo studio è sviluppato su un'area di 30 ettari, di cerniera fra la città storica e i nuovi ampliamenti residenziali delle Badie e del Macrolotto, a sud della via Leonardo da Vinci (Declassata). Sull'area al momento insistono manufatti industriali dell'ex fabbrica tessile Banci. Al di fuori della proprietà di Consiag, ma inclusa nell'area del progetto, si trovano gli edifici dell'ex fonderia Bigagli, tra cui un fabbricato di rilevanza tecnica e storica, che dovrebbe ospitare la collezione del museo d'arte contemporanea 'L. Pecci'.
Il nuovo assetto urbano deve trovare una sua prospettiva futura con interventi che ne liberino le potenzialità economiche e produttive. In quest'ottica si inserisce l'esigenza di realizzare una 'Piattaforma di servizi' integrata con la realizzazione di un importante centro congressuale espositivo ed un hotel di elevati standard ricettivi.
La 'Piattaforma dei servizi' è intesa come un centro terziario e di commercio che ospiti sinergicamente i centri di eccellenza del know how produttivo e gestionale, che Prato ha acquisito e di cui detiene un primato.
L'intervento predispone così un centro servizi aperto ad una scala interregionale e nazionale, inserito in un contesto urbano connesso con la realtà cittadina: il progetto mira a ricomporre la frattura costituita dalla Declassata e dall'impianto industriale Banci. La progettazione prevede un grande parco pubblico di 8 ettari, vicino al quartiere delle Badie, un asse centrale con giardini per 6 ettari di superficie, oltre ad un'ottima dotazione di parcheggi, in parte interrati e in parte in superficie.
Il centro espositivo-congressuale, unitamente alle due 'torri' dell'hotel di circa 60 metri (che fa parte però degli interventi da realizzare da parte di privati), costituisce il cuore dell'intervento. Il centro si sviluppa su una superficie di 13mila mq espositivi, più 5mila di servizi. Il centro è costituito da un piano rialzato, tale da formare un'ampia piazza coperta adatta a manifestazioni pubbliche.
I centro sarà predisposto per un uso flessibile, con ridotti costi di allestimento e di gestione. La sua ampia superficie interna, con una altezza variabile da 15 a 25 metri, potrà essere facilmente impiegata per fiere, mostre, congressi o concerti.
Le due 'torri' dell'hotel, 8000 mq di superficie, ospiteranno un albergo a media soglia ed uno ad alta soglia per soddisfare le diverse esigenze commerciali.
La viabilità sarà facilitata con la creazione di un nuovo asse stradale che, sviluppandosi parallelamente alla Declassata, smaltirà i flussi principali, diminuendo il carico su via Ferraris, che diventerà l'asse di servizio del quartiere residenziale delle Badie.
L'accessibilità all'area sarà garantita dalla Declassata, in virtù anche dei propositi del Comune di completarne il raddoppio e di realizzare una complanare. Il progetto, per facilitare l'integrazione con il verde pubblico, previsto a nord, e favorire il collegamento pedonale con la città storica, prevede il parziale interramento della Declassata scavalcata da un ponte verde e alberato.
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