15/07/2005 15:02
Consiglio Comunale
Presentate otto interrogazioni sul tema
Lam rossa, il dibattito in Consiglio
Diversi i punti di vista espressi. La replica del sindaco
La Lam rossa è stata la protagonista assoluta dell'ultima seduta del Consiglio comunale, in cui sono state discusse 8 domande d'attualità, question time ed interrogazioni sui nuovo assetto del trasporto pubblico in città e sui recenti cambiamenti della viabilità che ne sono conseguiti. A presentarli per avere chiarimenti anche sulla soppressione delle linee sostituite dalla Lam rossa sono stati Rita Romagnoli dei Ds, Giuseppe Esposito dello stesso gruppo, Massimo Taiti del Nuovo Psi-Taiti per Prato, Rita Pieri, Giovanni Luchetti, Andrea Amerini e il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi e Leonardo Becheri di Rifondazione comunista. Quest'ultimo ha aperto il dibattito dopo l'introduzione del sindaco Marco Romagnoli affermando di aver condiviso e appoggiato i due Piani della mobilità varati in questi anni, ma che ci sono delle criticità da risolvere per quanto concerne le Lam, soprattutto per la soppressione di alcune linee che non potrebbero essere sufficientemente sostituite dal servizio di bus a chiamata. Alla stessa conclusione è giunto anche Borchi di Fi: «Per un'ampia fascia della popolazione il servizio a chiamata è inadeguato: come può essere efficiente un servizio che lascia a piedi le persone? Senza parlare del danno economico che questa scelta sta provicando in certe zone della città. Prima che i danni siano ireparabili sono necessari dei seri correttivi». Il collega Andrea Amerini ha sottolineato che le critiche all'attuale assetto del trasporto pubblico e della viabilità vanno al di là degli schieramenti e sono bipartisan «segno che la risposta data ai problemi di trasporto e di traffico non è la migliore e che i cambiamenti andrebbero applicati a piccoli passi per non ingenerare inutile confusione».
Massimo Taiti ha puntato il dito invece sull'aumento delle spese del servizio provocato dalle Lam e sullo squilibrio tra costi e benefici soprattutto in termini di minore smog e minor traffico: «Sembra che l'Amministrazione comunale abbia dichiarato guerra ai cittadini: la cosa sicura è che se la Lam aveva l'obiettivo di diminuire traffico e inquinamento ha fallito, come dimostrano i provvedimenti di limitazione e blocco della circolazione adottati questy'anno come mai in precedenza. Mi risulta poi che i costi del servizio con l'introduzione delle Lam siano lievitati dell'80%, non contando che se si trattasse di un servizio aggiuntivo e non sostitutivo di certe linne allora potrebbe essere davvero utile, ma non così». Gianni Cenni di An ha proposto la convocazione di un Consiglio straordinario sulla mobilità, «dato che l'argomento incide così tanto nella vita dei cittadini le scelte devono essere il più possibile partecipate». Giuseppe Esposito ha invitato l'Amministrazione a trovare delle soluzioni alternative ragionevoli e funzionali per Vergaio, via dei Trebbi e Casale, prima attraversate dalla linea 12. Moreno Zazzeri dei Comunisti italiani è intervenuto per affermare che è necessario uscire dalla logica che basa tutti gli spostamenti sull'auto considerando che a Prato ne circolano oltre 130mila al giorno in strade che non possono sopportare un tale carico e per questo vengono intasate dal traffico.
Giovanni Luchetti di Fi ha considerato invece il profilo economico dell'operazione: «La Lam è supportaa da un business plan visti i suoi alti costi? E quanto costa precisamente ai cittadini? Questi costi avranno un riscontro in futuro in termini di benefici?». Per il capogruppo dell'Italia dei valori i benefici matureranno in termini di salute perchè meno smog da traffico nell'aria significa salvaguradare la salute. «Se non si fanno le sperimentazioni all'avvio di un progetto quando bisognerebbe farlo? - ha aggiunto Rita Romagnoli dei Ds - questo è un momento di difficoltà generale per l'economia, non solo per Prato, ma questo non dipende certo dall'Amministrazione comunale».
Il dibattito è stato chiuso dalla replica del sindaco Romagnoli, che ha spiegato il punto di forza delle Lam è il passaggio frequente, ogni 7 minuti, che rende efficiente il servizio a discapito però della capillarità, punto debole del sistema: «Non è una scelta politica non raggiungere certe zone più periferiche, ma un'esigenza tecnica del tipo di trasporto pubblico che abbiamo scelto - ha detto Romagnoli - altrimenti decadrebbe il fondamento della Lam e la sua logica di fondo. Per quanto riguarda la spesa, la Lam costa 900mila euro all'anno e non c'è un business plan perchè è stata svolta una gara provinciale su indicazione del Comune e dell'azienda di trasporto, la Cap. Il finanziamento regionale, fino al dicembre 2009, è di 5 milioni e 100mila euro all'anno con il contributo del Comune di 900mila euro».
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