22/07/2005 16:48
Consiglio Comunale
Con 23 voti a favore e sei astensioni
Approvate le regole per il verde pubblico
In vigore fra 120 giorni. La guida ha un carattere orientativo e di indirizzo
La tutela del patrimonio del verde viene declinata nei 20 articoli che compongono il Regolamento del verde pubblico e privato, nuovo strumento normativo del Comune che ieri ha ricevuto il definitivo imprimatur del Consiglio comunale. Il testo del regolamento è stato approvato con 23 voti favorevoli del centrosinistra e 6 astensioni della Casa delle libertà. Si chiude così l'iter cominciato nell'autunno dell'anno scorso che ha visto coinvolte le Circoscrizioni e le Commissioni consilari Affari istituzionali e Territorio e Ambiente. L'entrata in vigore è prevista entro 120 giorni dall'approvazione.
La guida riveste carattere orientativo e di indirizzo per gli interventi per la gestione del verde pubblico e privato.
Tutelare e promuovere il verde come elemento qualificante del contesto urbano e come
fattore di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Le principali finalità che persegue sono contribuire ad una razionale gestione del verde esistente e di quello di nuova formazione, favorire e regolare gli usi delle aree verdi del territorio comunale in modo che siano compatibili con le risorse naturali presenti, indicare le modalità di intervento sul verde e sul territorio più consone al mantenimento e allo sviluppo del patrimonio verde esistente , alla connessione fra aree verdi in modo da favorire la circolazione delle specie e la biodiversità, diffondere la cultura del verde attraverso la sensibilizzazione e l'informazione del cittadino. Il campo di applicazione comprende tutte le aree sistemate a verde sia pubbliche che private, mentre non sono oggetto di tutela indipendentemente dalla loro ubicazione gli alberi da frutto, gli alberi costituenti colture arboree specializzate con finalità produttive (arboricoltura da
legno), gli alberi facenti parte di boschi. Nell'ambito del verde privato per giardini sotto i 300 metri quadrati ci sono indicazioni e non prescrizioni. Per abbattere piante è necessaria però l'autorizzazione da richiedere al Comune e all'Asm.
Il nuovo regolamento per il verde è stato elaborato dal Servizio Ambiente del Comune e da Asm, la società cui è affidata la manutenzione del verde pubblico della città.
Tra le norme più importanti ci sono quelle che riguardano gli abbattimenti, le potature, i nuovi imoianti, le sostituzioni, la forestazione urbana, la progettazione del verde, la tutela e il verde realizzatto a scomputo degli oneri di urbanizzazione. E' incluso poi il campo sanzionatorio per chi viola le norme e per chi compie atti vandalici nei giardini pubblici e danneggia verde ed attrezzature, giochi e panchine. In appendice sono presenti gli allegati per la tutela dei giardini e la protezione degli alberi nei cantieri. Il regolamento prevede ad esempio che i per abbattere un albero posto in sede pubblica, il costo possa essere sostenuto dall'Amministrazione, se l'abbattimento è davvero necessario, altrimenti il privato deve provvedere a sue spese versando una somma pari al valore ornamentale della pianta
Anche per le potature entreranno in vigore regole nuove: la pratica non giova alle piante e quindi l'intervento deve essere fatto solo in casi straordinari. La capitozzatura, cioè il taglio apicale del fusto, è vietata perchè porta alla morte dell'albero. Un capo del regolamento è dedicato anche agli alberi monumentali e alla salvaguardia dei parchi e dei giardini storici e un altro alla fruizione dei parchi e dei giardini pubblici: 'La scelta di dotarsi di questo strumento ha una duplice valenza - ha commentato l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, che ieri ha illustrato il testo all'Assemblea - sia per la valorizzazione del patrimonio del verde, che appartiene a tutta la città, sia perchè fa sì che le tematiche ambientali siano più strettamente legate agli altri settori dell'Amministrazione comunale. Ringraziamo le Circoscrizioni per il loro contributo'.
Nel dibattito che è seguito hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto Luca Roti della Margherita, Leonardo Becheri di Rc, Fabio CAregnato, GIUseppe ESposito, Elisabetta Carullo e Massimo Bartoloni dei Ds, Aurelio Donzella dell'Idv, che ha rilevato anche però che nel Regolamento urbanistico di Prato manca un censimento delle piante e del loro valore, auspicando che l'Amministrazione si doti presto anche di questo strumento. Gianni Cenni di An e Goffredo Borchi, capogruppo di Fi, hanno invece spiegato il proprio voto d'astensione con le perplessità sull'impostazione generale del regolamento 'che si basa sul comando e sul controllo anche nelle aree private incidendo sulla sfera dei singoli e con pericolo di sanzioni a macchia di leopardo'.
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