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Comune di Prato

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25/07/2005 15:15
Commercio Giovagnoli e Bencini incontrano i manifestanti

«La crisi dei consumi non deriva dalle Lam»

Per l'Amministrazione comunale «il disagio c'è ma non serve l'esasperazione»
«Sulla concertazione è possibile che occorra qualche elemento in più da parte dell'Amministrazione comunale, ma se i toni sono quelli che hanno pervaso la manifestazione è difficile aprire un dialogo». Dinanzi ad una delegazione dei commercianti del centro storico, aderente all'Unione commercianti, e del Comitato centro storico, il vice sindaco Roberto Bencini ha fissato i limiti per un confronto «che non può lasciare spazio alla demagogia, basato cioè sull'idea che il calo delle vendite dipenda da una questione di viabilità. Se così fosse vi sarebbe un trasferimento puro e semplice dei consumi da una zona all'altra. Il calo è dovuto ad una crisi generale, ai minori redditi a disposizione». Detto in altro modo «i problemi di riduzione dei consumi non vengono dalle Lam». Dialogo difficile quello andato in onda nella Sala Giunta del Palazzo comunale, fra il vice sindaco e l'assessore allo Sviluppo economico Fabio Giovagnoli, e la delegazione dei commercianti dell'Unione e del Comitato centro storico, che hanno manifestato con un corteo per le vie del centro storico contro il Comune. Sia Giovagnoli che Bencini hanno ribadito «la volontà al confronto», tanto che, ad esempio per piazza Mercatale, «vi sono state correzioni che sono entrate in vigore da ieri. Il dialogo dunque può avere risultati». Più complicato, però ha sottolineato Giovagnoli, «impostare una discussione quando c'è una sottovalutazione degli elementi che determinano la reale crisi dei consumi», o quando si sostiene «che il 50% dei fatturati dei negozi in centro è calato e la responsabilità è delle politiche intraprese dall'Amministrazione comunale». «Mi sembra - ha aggiunto l'assessore - che vi sia una visione limitata ai problemi del commercio. E che non si tenga del fatto conto che i redditi sono calati, per tutti. Il disagio si percepisce. Ma qui c'è una esasperazione che non giova agli stessi commercianti». Anche perchè quando si fanno prevalere le ragioni del dialogo gli effetti sono evidenti: sulla Tosap, per il vice sindaco, «le esigenze della categoria sono state ascoltate, nonostante si tratti, come per la Tia, di obblighi di legge». E poi non è affatto vero che sul centro storico niente è stato fatto: «Una buona mole di investimenti è stata operata nel centro città, per migliorare il volto del centro storico. C'è stato un forte impegno per la sua valorizzazone». Per Giovagnoli, infatti, a chiusura dell'incontro, occorre anche «pensare all'economia del centro storico non solo in termini di difficoltà, ma di investimenti e di organizzazione. Perchè le attività possono morire anche stando fermi».
782/05

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