09/08/2005 15:53
Centro storico
Da settembre i lavori per un ascensore
Il Castello diventa accessibile a tutti
La prima parte di interventi di restyling, che prevedono anche scavi archeologici
Un ascensore, e non solo, per rendere accessibile a tutti il Castello dell'Imperatore, monumento che è diventato l'immagine simbolo di Prato.
Il progetto, che nasce dalla collaborazione fra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio, che contribuisce al finanziamento dei primi interventi, per un investimento conmplessivo di 360 mila euro, contempla la realizzazione di una piattaforma elevatrice, in un apposito vano, in prossimità della torre sinistra, una nuova sistemazione della zona d'ingresso al Castello e del portone monumentale, con il superamento del dislivello con una piattaforma meccanica e la costruzione di una rampa di collegamento al piano interno.
L'ascensore, che nascerà all'interno della torre ('svuotata' nei precedenti restauri per motivi statici) sul lato in prossimità della chiesa di S. Maria delle Carceri, consentirà la piena accessibilità al Castello. La spesa per l'intervento, in fase d'appalto, ripartita fra l'Amministrazione comunale e la Fondazione Cassa di Risparmio, permetterà l'eliminazione di tutte le barriere architettoniche. Il Castello si presenta attualmente come un grande piazzale chiuso, perimetrato dalla cinta muraria, con una zona centrale in erba contornata da una parte in ghiaino. Si tratta, nel momento in cui si realizza l'ascensore, di provvedere al riassetto interno, mantendendo l'attuale struttura, ma realizzando un nuovo cordonato di separazione, la riforitura del ghiaino, il reintegro e la semina del terreno vegetale e la sostituzione di tutte le finiture (ringhiere della scalinata d'accesso, illuminazione a terra ed altro ancora).
Per consentire l'accesso alle torri e alla scala d'emergenza, venne realizzato, a suo tempo, un ballatoio perimetrale di 1,40 metri di altezza, con tubi Innocenti e tavole di legno. Il ballatoio, oltre ad essere poco integrato all'impianto storico del Castello, mostra tutti i suoi anni, al punto da dover essere sostituito con uno nuovo appositamente progettato. Così come progettati nuovamente dovranno essere le sedute in legno dei camminamenti.
Un'opera di restyling che inizia con la realizzazione dell'ascensore. Ma la costruzione di quest'ultimo è soltanto la prima parte di un lavoro di riqualificazione, voluto dall'Amministrazione comunale, che porterà nei prossimi anni al restauro dell'importante monumento.
I primi interventi in programma, in parte finanziati e in parte in corso di progettazione esecutiva, oltre all'ascensore, hanno lo scopo di provvedere a scavi ed indagini del manufatto storico, ad una serie iniziale di restauri di piccole parti e a sostituzioni di porzioni di arredo ormai improgabili.
Per quanto concerne gli scavi archeologici la prima zona interesserà la parte antistante l'ingresso, al fine di definire i volumi e le strutture originali, che secondo fonti storiche dovrebbero tuttora sussistere; la seconda zona di scavo interesserà la parte dell'attuale piazzale di ingresso, in direzione della chiesa delle Carceri. Scopo di questi secondi scavi è la definizione dei fondali della struttura, in un'area che era presumibilmente occupata da una vasta sala. Probabilmente sarà anche possibile definire la presenza di altri vani, attualmente interrati, eventualmente da collegare a quelli già scoperti e restaurati.
A settembre, in ogni caso, inizieranno, i lavori per l'ascensore e per eliminare le cosiddette barriere architettoniche, gli ostacoli che impediscono l'accesso a tutti del Castello. Sono inoltre in fase di appalto i lavori per gli scavi.
«Si tratta - dice l'assessore alle Opere pubbliche Enrico Giardi - di rendere visitabile ad ogni cittadino il Castello dell'Imperatore e di compiere un'opera di valorizzazione del monumento, recuperando anche sue parti originarie, dopo che nel corso del tempo sono state eliminate le addizioni murarie che avevano trasformato la struttura primigenia del Castello federiciano. E' anche da sottolineare che questi interventi, fra cui appunto il supermento di ogni tipo di ostacolo, nascono da una sinergia e collaborazione che vede in prima fila la Fondazione Cassa di Risparmio. Un rapporto teso al recupero di un monumento che identifica la città».
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