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Comune di Prato

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12/08/2005 11:45
Appuntamenti Dal 23 al 26 agosto delegazione pratese in Eritrea

A Keren per consegnare l'acquedotto

Gli impianti idrici realizzati nell'ambito del progetto che ha visto insieme Diocesi e Comune di Prato
Una delegazione pratese, composta dall'assessore alle Opere pubbliche Enrico Giardi e dal segretario della Caritas diocesana Rodolfo Giusti, sarà in Eritrea dal 23 al 26 agosto, a Keren, per consegnare gli impianti idrici realizzati nell'ambito del progetto «Acqua a Keren». All’iniziativa, lanciata nel 2003 dalla Caritas Diocesana, hanno preso parte anche il Comune di Prato, con un contributo di 25 mila euro, Publiacqua, il Comune e la Caritas di Firenze. L’intervento era stato inserito nell'ambito del protocollo d'intesa «L'acqua è di tutti», siglato il 10 dicembre 2002 tra regione Toscana, i sindaci dei Comuni dell’ATO 3, Publiacqua, l’Anci, la Lega delle autonomie locali della Toscana e Cispel. Forte dell’esperienza compiuta per la costruzione di un acquedotto di villaggio a Qunnie, nel 2002, il progetto ha portato al ripristino di alcuni impianti idrici già esistenti. Particolarmente significativo è stato anche l’impegno profuso per insegnare a tecnici locali il significato e le tecniche della manutenzione degli strutture. Tutto ciò è stato possibile non solo perché l’intervento era mirato a definire un efficiente sistema idrico nella zona di Keren, ma anche in virtù dell'attiva ed efficace azione svolta in loco dalla Caritas Eritrea, in particolare dalla Caritas della diocesi di Keren. Un progetto, quindi, non calato dall’alto, ma che ha avuto tra i suoi obiettivi il coinvolgimento e la responsabilizzazione del personale locale. La missione di fine agosto ufficializzerà la chiusura del progetto con la consegna degli impianti realizzati al Dipartimento dell’Acqua dell’Anseba Ma il programma «Acqua a Keren» non è il solo realizzato in Eritrea, uno dei paesi più poveri di tutto il mondo, martoriato da anni e anni di guerra. Il Comitato “Città di Prato – Pro Emergenze”, in collaborazione con la Diocesi di Prato, fin dai primi mesi del 2001, ha rivolto la propria attenzione a favore della popolazione dell’Eritrea ed in particolare dei profughi del campo di Afabet. Il Comitato ha promosso, fra la popolazione pratese, una campagna di raccolta di materiale di prima necessità da poter successivamente inviare alla popolazione del suddetto campo profughi. La campagna ha riscontrato un grande successo; ancora una volta la cittadinanza pratese, in tutte le sue forme e componenti, dalle scuole alle parrocchie, dalle associazioni di categoria al singolo cittadino, ha dimostrato una notevole sensibilità ed una grandissima generosità nella donazione di materiale che ha permesso di raccogliere ben 40 tonnellate di beni di prima necessità. La capillare opera di sensibilizzazione, di raccolta, di cernita dei materiali ed il successivo imballaggio, è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione di tutte le organizzazioni di volontariato aderenti alla Protezione civile ed a quella della comunità eritrea locale. Tutto il materiale donato, perfettamente confezionato, è stato stivato in due container e successivamente inviato per mare in Eritrea; dal suo arrivo nel paese dell’Africa fino al campo profughi di Afabet è stato accompagnato da personale del Comitato “Città di Prato – Pro Emergenze” e della Caritas Diocesana di Prato così da assicurare la sua corretta gestione e tutelare, al contempo, il principio di solidarietà che ha animato la cittadinanza pratese. Gli incaricati pratesi hanno successivamente provveduto alla sua distribuzione ed alla consegna direttamente alla popolazione del campo profughi, in collaborazione con il Segretariato Cattolico di Asmara. Nel 2003 si è evidenziata la necessità di provvedere ad una analoga campagna di raccolta di beni da inviare, questa volta, alla popolazione del villaggio eritreo di Fedelarib, particolarmente bisognoso di qualsiasi genere di prima necessità. In quell’anno la Caritas diocesana ha anche sostenuto la costruzione di una scuola elementare, progetto tuttora in corso. Anche in questa circostanza, la stretta collaborazione fra il Comitato “Città di Prato – Pro Emergenze” e la Diocesi di Prato, unità alla grande generosità ancora una volta dimostrata dalla popolazione della nostra città, ha permesso di raccogliere una grandissima quantità di materiale inviato direttamente in Eritrea. Sabato 13 agosto intanto, per il terzo anno consecutivo, partirà per il paese africano la «spedizione» organizzata dalla Caritas diocesana e guidata dal direttore mons. Santino Brunetti: venti persone, tra cui due coppie alla loro seconda esperienza e una famiglia con figli adolescenti, soggiornerà fino al 29 agosto per un campo di lavoro ad Hagaz. In programma, interventi di muratura alla scuola elementare e iniziative di animazione per bambini e ragazzi. * Comunicato congiunto degli Uffici stampa di Diocesi e Comune di Prato
839/05

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