04/09/2005 12:39
Pace
I ciclisti accolti dal sindaco e dall'assessore Mazzoni
In bicicletta per suggellare l'amicizia di Ebensee con Prato
La pattuglia, austriaca e pratese, partecipa alla Cervia- Viareggio
Una plotoncino composto da una ventina di ciclisti 'veri', austriaci e pratesi, vestiti di tutto punto come dei professionisti e con biciclette come si conviene, ha ribadito il proprio amore per la pace. Guidati da Joseph Pontiek, presidente dell'associazione per il gemellaggio Ebensee-Prato, e con maglie indossate per l'occasione, con la scritta «Prato-Ebensee for peace», è stata accolta, stamani in piazza del Comune, dal sindaco Marco Romagnoli e dall'assessore con delega alla pace Andrea Mazzoni. Pontiek ha donato al sindaco la maglia con cui partecipano alla Cervia-Viareggio, in nome dell'amicizia e del 'gemmellaggio della pace', che suggella da molti anni il rapporto tra la cittadina austriaca, nel cui sottocampo di Mathausen furono internati molti pratesi, e la nostra città. A loro volta Romagnoli e Mazzoni hanno donato alla pattuglia di ciclisti confenzioni di caramelle, con le effigi delle bandiere austriaca e italiana. Una caramella è infatti il simbolo del gemellaggio, in ricordo di Roberto Castellani, deportato nel lager di Ebensee, a cui fu donata, come gesto di umana vicinanza, da una bambina austriaca nei tragici giorni di oltre 60 anni fa.
Joseph Piontek, fra l'altro, sarà di nuovo a Prato durante le manifestazioni per la Fiera per discutere con l'assessore Mazzoni dei nuovi progetti per rinsaldare ulteriormente il gemellaggio fra Prato e Ebensee (eventi culturali, visite di studenti ed altro ancora). Pontiek sarà raggiunto da una delegazione di Ebensee, guidata dal sindaco Herwart Loidl, che parteciperà la sera di martedì 6 settembre alla fiaccolata della Liberazione a Figline e giovedì 8 al Corteggio storico. La delegazione austriaca non mancherà di partecipare ad alcuni appuntamenti culturali, visitando la mostra del jeans al Museo del Tessuto e il percorso espositivo di arte contemporanea «Territoria», dal Centro Pecci alla Val Bisenzio.
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