12/09/2005 13:34
Cultura
Dal 17 settembre anche al Cassero e in Palazzo Buonamici
L'opera di Tosco Andreini alle Antiche Stanze
La personale avrà una propaggine fiorentina, a Palazzo Panciatichi
Per festeggiare i 50 anni dell’attività artistica di Tosco Andreini, il Comune e la Provincia di Prato (assessorati alla Cultura), col patrocinio e il contributo della Regione Toscana, presentano a settembre una grande mostra delle sue opere. Sarà un’ occasione per rileggere, con l’opera dell’artista, anche un intero periodo della vita sociale, culturale e politica della città, in considerazione della forte, radicata presenza di Andreini nel vissuto quotidiano come artista, organizzatore culturale, cittadino impegnato su tanti versanti della comunità pratese.
L’inaugurazione della personale di Andreini avverrà sabato 17 settembre (ore 17,30) nello spazio delle Antiche Stanze di S. Caterina (esposte opere di pittura e scultura eseguite dal 1956 al 2005), ma la mostra, aperta fino all'8 ottobre, comprende anche altre sedi quali il Palazzo Banci Buonamici (le opere del periodo 2001-2005) e il Cassero medioevale (tutta la grafica). Orario: 10,00/13,00 e 15,00/18,00, martedì chiuso).
L''antologia' di Andreini avrà anche una propaggine fiorentina, dal 27 settembre al 5 ottobre, in Palazzo Panciatichi (sede del Consiglio Regionale), nell'Anticamera della sala Affreschi, con inaugurazione martedì 27 settembre alle ore 14,30 (orario: feriali 15,00-18,30, sabato 9,00-12,00, domenica chiuso).
La mostra presenta opere di pittura, scultura e grafica, realizzate dall’artista nell’arco di mezzo secolo di attività.
Tosco Andreini è una figura di grande rilievo nell’arte e nella società pratese. «Consapevole fino nel midollo di essere artista in quanto componente di una comunità (e viceversa), Tosco Andreini (…) - ha scritto l'assessore Andrea Mazzoni nel catalogo di presentazione della mostra - ha segnato questo trascorso mezzo secolo con la sua presenza esuberante, ricca di fermenti vitali, di generoso ed effervescente impegno per la città attorno ai temi della cultura, del lavoro, della pace e della solidarietà, vivendo l’arte come strumento non solo di espressione, ma anche di emancipazione. Una presenza costante, fervida e operosa, caratterizzata dall’apertura al nuovo, dalla voglia di sperimentare, di sprovincializzare».
Si deve a lui la nascita della Federazione nazionale degli artisti a Prato ed insieme ad Armando Meoni, Emanuele Bettini, Giovacchino Del Rigo e Silvio Gori ha fondato il Circolo di pittura Arrigo del Rigo, dedicandosi contemporaneamente a molte altre iniziative artistiche che sono rimaste legate al suo nome. Il suo intrecciarsi fra la vita e il lavoro ha fatto sì che le sue opere non siano patrimonio di pochi, ma facciano mostra di sé in spazi pubblici e privati della città, del territorio, in musei italiani ed esteri.
Il suo nome figura in pubblicazioni d’arte, enciclopedie, libri specializzati e di lui hanno scritto tra i più importanti critici d’arte, da Carlo Giulio Argan a Piero Bargellini, da Francesco Gurrieri a Lara Vinca Masini.
La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo critico di Francesco Gurrieri e foto di opere fino sua produzione più recente. Il catalogo è stato realizzato anche grazie al sostegno di enti pubblici e soggetti privati, che hanno aderito al progetto con grande disponibilità.
Sabato 1 ottobre alle ore 16,00, nelle Antiche Stanze di S. Caterina si svolgerà una tavola rotonda dal titolo “La città si racconta” per riflettere, a partire dall’opera di Andreini, sui processi e le dinamiche sociali, culturali, politiche che hanno interessato Prato negli ultimi 50 anni. Interverranno Francesco Guerrieri, Giampiero Nigro, Franco Riccomini, Dino Carlesi, Umberto Cecchi e Bruno Niccoli.
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