13/09/2005 14:29
Consiglio Comunale
Conclusa con un voto unanime la seduta sul tessile
Cassa integrazione per gestire l'emergenza
Il documento finale avanza richiesto verso l'Europa, il Governo nazionale e la Regione
La maggiore richiesta è rivolta all'Europa e al commissario Peter Mandelson, con la rivendicazione di «un quadro di regole nel commercio internazionale», privo di «artificiose barriere tariffarie» e con l'adozione «in tutti i paesi dei principali standard di tutela del lavoro e dei lavoratori». Ma il documento conclusivo del Consiglio comunale straordinario, dedicato per l'intero pomeriggio di lunedì ai problemi dell'industria tessile, sottoscritto da tutti i capigruppo e votato all'unanimità, non si limita solo agli orizzonti europei. E contiene altre proposte destinate al Governo e alla Regione.
Al primo si chiede di varare per un altro biennio la cassa integrazione «per gestire l'emergenza e mantenere la coesione sociale», oltre a misure che insieme «favorire la modernizzazione», finanzino «i sistemi infrastrutturali e logistici dei territori» e riducano la pressione fiscale sulle aziende, il cosiddetto «cuneo fiscale sul lavoro» e l'Irap.
Alla seconda invece si chiede il «rilancio e aggiornamento, in base ai nuovi scenari internazionali, del Piano moda», il potenziamento della rete di collegamenti nell'area metropolitana con la terza corsia sulla A11, la metrotranvia fra Firenze e Pistoia, la Prato-Signa, un efficiente sistema ferroviario, lo sviluppo di una strategia energetica che abbassi i costi per il sistema produttivo.
Il Consiglio comunale ha poi individuato nel Piano strategico della città, quale strumento di «programmazione concertata», l'occasione per ribadire obiettivi altre volte espressi: il rafforzamento dello Stato sociale locale, la realizzazione del polo espositivo all'ex Banci, una politica energetica in funzione di una maggiore autonomia del distretto, la riattivazione degli investimenti produttivi, lo snellimento delle procedure amministrative per gli insediamenti industriali, l'incentivazione degli investimenti in infrastrutture, politiche di marketing territoriale e di promozione turistica, il monitoraggio delle importazioni nel distretto pratese dai paesi extracomunitari.
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