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Comune di Prato

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15/09/2005 13:00
Cultura Prosegue la mostra con le opere del Museo Civico

Successo a Tokyo dei 'Tesori di Prato'

Un gran numero di visitatori frequenta quotidianamente l'esposizione
Prosegue con successo al Seiji Togo Memorial Sompo Japan Museum of Art di Tokyo la mostra “I tesori di Prato”, dove rimarrà fino al 22 ottobre, prima di spostarsi a Gifu al Museum of Fine Arts e concludersi a Hiroshima. La trasferta nel paese del Sol Levante di ben 60 opere d'arte, provenienti dal Museo Civico di Prato, fra cui i capolavori di Filippo Lippi e del figlio Filippino, è stata organizzata da Art planning rey inc.. La delegazione pratese, guidata dall'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, è stata circondata dall'entusiasmo, per una rassegna che quotidianamente accoglie un gran numero di visitatori. Per la prima volta Prato e il suo Museo Civico, diretto dalla conservatrice Maria Pia Mannini, sono protagonisti di una “spedizione” culturale all’estero. In passato Prato aveva prestato le proprie opere per mostre internazionali, ma è senza precedenti che un'esposizione estera sia esclusivamente dedicata alla città tessile, considerata in Giappone la 'piccola Manchester'. Il progetto espositivo proposto dalla Art planning rey è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e il paesaggio, il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico per le province di Firenze, Pistoia e Prato e la Diocesi di Prato. Tra le sessanta opere in Giappone sono presenti anche alcuni significativi pezzi prestati dalla Curia diocesana. La mostra è una sintesi della pittura pratese nelle sue diverse fasi a cominciare dalla stagione aurea de Tre-Quattrocento: sono presenti alcuni fra i maggiori capolavori di Prato, ovvero le celebri opere di Filippo Lippi e del figlio Filippino, nonché quelle dei loro numerosi collaboratori, in parte su tavola, in parte su affresco, realizzati dalle più importanti botteghe artistiche operanti nel territorio pratese in pieno Quattrocento, dopo il grande successo artistico di quelle tardotrecentesche di Agnolo Gaddi con Niccolò di Pietro Gerini e di Pietro Miniato. Tra le opere esposte è importante come iconografia della vita quotidiana, la predella di Bernardo Daddi con le Storie della Cintola del 1333-34. In contemporanea alla mostra viene proposta nella capitale giapponese la multivisione di “Lippi’s eye” con i particolari dei dipinti e degli affreschi del Lippi nel Duomo, ingranditi e proiettati in una stanza appositamente attrezzata. La mostra presenta poi opere del Cinquecento, Seicento, Settecento e Ottocento di particolare valore artistico. Il catalogo “I Tesori di Prato” è curato per la parte italiana da Maria Pia Mannini, conservatrice del Museo Civico di Prato, e da Cristina Gnoni, con introduzioni a cura del soprintendente regionale Antonio Paolucci e del soprintendente Sbaa Bruno Santi.
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