21/09/2005 13:31
Urbanistica
L'assessore Ciuoffo delinea le fasi del Prg
La prima variante riguarda la Declassata
«Al Piano strutturale deve essere affidato il ruolo di contesto entro cui agire»
Il Piano strategico «come la proiezione della città da riequilibrare e sviluppare», la variante, o le varianti al Piano regolatore ('tematiche' sono state definite), «come lo strumento che permettono dal punto di vista del profilo urbanistico di favorire questo sviluppo».
Dunque, come ha detto il sindaco, nell'incontro di ieri (martedì 20 settembre) con le categorie economiche e sociali e i sindacati, i prossimi incontri sul piano strategico «verteranno sul profilo che dovrà acquisire la variante al piano regolatore».
Nel frattempo, però, un altro percorso si intreccerà con quello del Piano strategico ed è quello delineato dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, per la definizione di «strumenti urbanistici rapidamente eseguibili», a cui si sta dedicando il già costituito Ufficio Piano. Un percorso urbanistico che avrà il suo banco di prova sul cosiddetto 'asse della Declassata', «che può rappresentare il compimento di una nuova immagine della città».
Si tratta, nelle parole di Ciuoffo, di approntare varianti che restituiscono al Piano strutturale «il ruolo di contesto urbanistico» e al regolamento «la definizione degli interventi». In un tutto in una logica che differenzi gli strumenti e non faccia del Piano strutturale «un vestito che ci lega mani e piedi».
E se la Declassata è il primo atto delle future varianti urbanistiche, le altre due riguarderanno il Macrolotto zero e le cosiddette aree dismesse, laddove si tratta anche di comprendere «le nuove esigenze produttive di un processo di diversificazione» da tutti auspicato.
983/05
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