06/10/2005 17:04
Bilancio
Il vicesindaco risponde alla Casa della Libertà
«Il 10% in meno? Bene, ma non si salvano i servizi»
L'assessore Bencini: «I risparmi dei Comuni sono minimi, a fronte di tagli pesanti»
«Nessun problema nel tagliare i costi della politica nela misura del 10%. Ma se qualcuno, come sembra, intende in questo modo risolvere i problemi dei Bilanci dei Comuni italiani, compreso quello di Prato, stiamo freschi. E soprattutto i cittadini avrebbero da preoccuparsi».
E' la risposta secca del vicesindaco e assessore alle Finanze Robertro Bencini agli esponenti della Casa della Libertà Giovanni Luchetti e Maurizio Bettazzi.
«A parte il fatto - prosegue Bencini - che forse nei costi della politica da tagliare occorrebbe mettere qualche consulenza per istituzioni pubbliche di consiglieri comunali della Casa della Libertà, rimane il dato che col risparmio del 10% negli stipendi degli amministratori, gli Enti locali non vanno da nessuna parte. Non che non occorra farlo, ma se si vuole incidere veramente sui costi della politica sono ben altre le operazioni da compiere».
Quanto poi all'effettivo ammontare della misura proposta Bencini afferma: «Il 10% in meno comporta ad esempio per il Comune di Prato una minore spesa per gli amministratori di 170 mila euro. Non la sottovaluto affatto. Tutt'altro. Ma se è questa l'entità, i Comuni avranno pochi benefici per i loro Bilanci, e con essi i cittadini. Data la Finanziaria predisposta dal governo, con i pesanti tagli in termini di milioni di euro imposti alle amministrazioni locali, il risultato, paradossale, sarebbe che sì ai politici si leverebbe qualcosa, ma ai cittadini si toglerebbero i servizi. Con il che non si sarebbero realmente tagliati i costi della politica, ma in compenso le persone comuni vivrebbero peggio. Un gran bel risultato, non c'è che dire. Con la demagogia qualche volta si rischia di prendere abbagli».
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