salta la barra


Comune di Prato

 indietro
13/10/2005 13:35
Consiglio Comunale La cerimonia domani 14 ottobre, ore 21,30, nel Salone consiliare

Il Pergamo d'Oro a Liliana Cavani

Il premio al cinema italiano è promosso dal Comune e dal Kiwanis
E' la regista Liliana Cavani la vincitrice del Pergamo d'oro 2005, il premio al cinema italiano promosso dal Comune di Prato insieme al Kiwanis club Prato Centro storico. La cerimonia di premiazione della regista emiliana, a cui è stata dedicata una retrospettiva al cinema Borsi, avverrà domani sera (venerdì 14 ottobre), alle ore 21,30, nel Salone consiliare del Palazzo comunale di Prato, alla presenza dell'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni. Nella serata a lei dedicata, Liliana Cavani prima sarà intervistata dal curatore del premio Stefano Coppini, poi riceverà dalle mani di Angelo d’Onisi, presidente del Kiwanis, la preziosa targa d’oro che riproduce il pergamo di Donatello, realizzato nel Quattrocento per la Cattedrale di Prato. Nelle passate edizioni il premio Pergamo d’Oro è stato assegnato a registi del valore di Mario Monicelli, Gianni Amelio, Pupi Avati, Giuseppe Tornatore, Franco Zeffirelli, Paolo e Vittorio Taviani. Laureata in lettere e interamente votata ad un cinema politico e rivoluzionario nel suo genere, Liliana Cavani nasce a Carpi il 12 gennaio 1933. La sua carriera di regista inizia con la realizzazione di una lunga serie di servizi televisivi di forte impatto, Storia del Terzo Reich, L'età di Stalin, Pétain, Gesù mio fratello, La casa in Italia, tutti diretti tra il 1960 e il 1966. Proprio nel 1966 realizza il suo primo lungometraggio, Francesco d'Assisi, girato ancora per la tv e profondamente influenzato dallo stile di Rossellini e dalle atmosfere tipiche dei film di Pasolini. Due anni più tardi la Cavani dirige Galileo, ancora un'opera destinata alla televisione ma poi vietata ai minori e quindi mai messa in onda. Dopo I cannibali (1969) e L'ospite (1971), entrambi estremamente duri verso alcuni aspetti della società italiana, Liliana Cavani realizza nel 1974 Milarepa, ambientato in Nepal, e nello stesso anno ottiene un grande successo con Il portiere di notte, storia dell'ambiguo rapporto tra un ufficiale delle SS e una giovane deportata, che provoca non poche polemiche. Ancora polemiche nel 1977, all'uscita del film Al di là del bene e del male, mentre nel 1981 La pelle, tratto dall'omonimo romanzo di Curzio Malaparte e interpretato da Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale e Burt Lancaster, viene accolto favorevolmente dalla critica e conquista una candidatura per la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Dopo il discusso Oltre la porta (1982), Liliana Cavani realizza nel 1985 Interno berlinese, ispirato al romanzo La croce buddista di Junichiro Tanizaki. Il film è bersagliato dalle critiche di una parte del mondo cattolico, che poi qualche anno più tardi accoglie con entusiasmo l'uscita di Francesco, la nuova biografia del santo realizzata dalla regista nel 1989. La pellicola, interpretata con stile impeccabile da Mickey Rourke, tratteggia in modo realistico l'umanità del santo e rievoca con violenza e disperazione la miseria e la sofferenza di una vita spesa in nome dell'amore e della dedizione agli altri. Con Dove siete? Io sono qui (1993) Liliana Cavani ottiene un nuovo successo, soprattutto per la semplicità della narrazione e per l'estrema cura nella direzione degli attori, e nel 2001 torna al cinema con Ripley's Game, tratto da un romanzo di Patricia Highsmith e presentato fuori concorso alla 59a Mostra del Cinema di Venezia.
1075/05

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina