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Comune di Prato

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14/10/2005 15:07
Bilancio Le reazioni alla Finanziaria e al dimezzamento del Fondo sociale

«Al Comune di Prato tagliati 6 milioni di euro»

Romagnoli e gli altri sindaci consegnano il documento dell'Anci al prefetto
«Il Governo sostiene che con la Finanziaria per il 2006 non tagla le spese sociali, le ha già tagliate nel 2005, mettendo a repentaglio servizi essenziali per le famiglie». E' uno dei passaggi più significativi dell'interveno del sindaco Marco Romagnoli all'iniziativa col presidente dei Ds Massimo D'Alema, di giovedì pomeriggio al teatro Mestastasio. Ma sulla Finanziaria, e sul dimezzamento del Fondo sociale, per cui il governo non finanzierà la seconda tranche di circa 500 e passa milioni prevista per il 2005, nonostante le intese intervenute con le Regioni, le reazioni degli amministratori pratesi non si placano. Stamani una delegazione composta dai sindaci dei Comuni pratesi e dal presidente della Comunità montana Val Bisenzio, ha consegnato al prefetto Eleonora Maffei il documento dell'Anci, nel quale si critica aspramente la Finanziaria e si sostiene, fra le altre cose, che i Comuni hanno già contenuto la crescita della spesa dell'1,9% a differenza dei ministeri, che per le spese di rappresentanza hanno sforato il tetto imposto nel 2004 del 21,2%. Secca anche la reazione del vice sindaco e assessore al Bilancio del Comune di Prato Roberto Bencini, che lancia i suoi strali verso il capogruppo di Forza Italia Giovanni Luchetti: «Ho visto che sostiene che il Governo è attento alle famiglie e alle esigenze sociali. Sarà pure, ma per il Fondo sociale nazionale non ci sono più soldi. Come se non bastasse queste sorprese arrivano come sempre quasi a fine anno, quando i servizi ai cittadini sono tutti predisposti. Praticamente tutto l'assestamento del Bilancio è nel milione di euro che dobbiamo riversare nella spesa sociale, sottraendolo ad altri settori, solo perchè le promesse del governo non sono mantenute. I tagli alla spesa sociale, ai servizi per le famiglie, ci sono e pesanti». Una dichiarazione quella del vicesindaco in sintonia con le frasi pronunciate il giorno prima da Romagnoli: «Con la Finanziaria di Berlusconi ogni cittadino pratese disporrà di 33 euro in meno di spesa. Il taglio è di quasi 6 milioni di euro. Si taglia anche sul personale, a Prato circa 1,2 milioni di euro. Che significano 50 persone in meno. Bisogna oltretutto farla finita con l'idea che chi lavora nei Comuni rappresenta uno spreco. Diamo servizi reali ai cittadini, e ormai non c'è più niente da tagliare». Secondo il sindaco: «si approntano misure demagogiche come i risparmi del 10% per le indenità di assessori e consiglieri. Una bazzecola: appena 162 mila euro nel Comune di Prato a fronte di 6 milioni che scompaiono per effetto della Finanziaria». E non basta: «Se anche le minori spese del 10% si estendessero al complesso del funzionamento della macchina comunale, compreso l'uso delle auto blu e delle consulenze, non si mettono insieme più di 600 mila euro. All'appello mancherebbero ancora più di 5 milioni di euro. Cinque milioni che poi vogliono dire meno servizi ai cittadini e alle famiglie». «Questi sono i numeri - ha concluso Romagnoli -. Non ci piangiamo addosso come sostiene qualche esponente dell'opposizione. Siamo sanguigni e abituati a rimboccarci le maniche. La realtà vera è che il Governo ha messo in piedi una Finanziaria demagogica, contro i lavoro e i lavoratori, contro le famiglie».
1081/05

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