14/10/2005 16:39
Consiglio Comunale
Il dibattito nel Consiglio straordinario dedicato al tema
Traffico e mobilità, due problemi da conciliare
Punti di vista contrastanti sui numeri delle Lam e la relazione-confronto con Friburgo
Le lam e il confronto tra Prato e il modello ispiratore di Friburgo in Germania, illustrato dal responsabile della locale tramvia e consulente per il Comune di Prato Thomas Ruff, hanno acceso ieri il dibattito nel Consiglio comunale straordinario dedicato al tema della mobilità, confermando la disparità di posizioni in merito: la maggioranza ha promosso la politica delle lam perdecongestionare il traffico, mentre la Casa delle Libertà le ha giudicate insufficienti rispetto all'investimento fatto e Rifondazione comunista, pur ribadendo la propria condivisione per le soluzioni adottate nei Piani urbani della mobilità, ha sollecitato la programmazione su base metropolitana degli interventi e lamaggior considerazxione per la questione dell'urbanistica, strettamente connessa al traffico.
Le critiche più aspre al Pum e al sistema Lam sono state espresse da Fulvio Ponzuoli di An, che ha accusato l'Amministrazione comunale di aver realizzato pochi interventi, inutili e dal costo troppo elevato: «Ora siamo vicini al collasso, ma cosa succederà quando sull'asse della tangenziale sorgerà la Multisala e quando ci sarà anche il nuovo ospedale?». Il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi ha rafforzato il concetto affermando che mai a Prato si era vista una mobilitazione dei cittadini come contro le Lam e le ultime modificazioni apportate alla circolazione per l'attivazione della linea rossa: «Per sperimentare l'assetto dei percorsi degli autobus non si può daneggiare il mondo del lavoro determinando lo spostamento o la chiusura di esercizi commerciali. Ed è un paradosso voler potenziare il trasporto pubblico ma contemporaneamente eliminare delle linee nelle periferie impedendo a chi l'autobus lo utilizzava fino a quel momento di usufruire del servizio». Lo stesso rilievo critico alla necessità di programmazione anche nella sperimentazione è stato mosso da Gianni Cenni di An.
Il capogruppo della Margherita Luca Roti invece, come Linda Pieragnoli, Mario Bensi e Matteo Biffoni dei Ds, ha sottolineato il successo ottenuto dal nuovo trasporto pubblico basato sulle Lam, testimoniato dai numeri che indicano un aumento di passeggeri dal 2003 al 2005 di 2 milioni e 200mila trasportati fino a raggiungere i 5 milioni e 139mila: «Quello del traffico non è un problema facile ed è comune a tutte le città come la nostra, densamente abitate e con tante attività produttive e strade inadeguate. Le Lam costituiscono un modello anche per altri capoluoghi perchè hanno rappresentato davvero una soluzione».
Massimo Taiti del Nuovo Psi-Taiti per Prato ha invece provocatoriamente chiesto all'ingegner Ruff che in che cosa Prato sarebbe simile a Friburgo: «A parte il fatto che nella sua relazione Ruff ha detto che la sua città ha 4 volte più parcheggi coperti, più trasportati e più servizi, perchè se a Friburgo problemi analoghi a quelli di Prato sono stati risolti col tram a noi ha consigliato di fare le Lam?»
Aurelio Donzella dell'Italia dei valori ha motivato la necessità di scegliere mezzi di mobilità alternativi anche con la salute e con l'insorgenza di patologia legate anche alla sedentarietà, oltre che all'inquinamento. Intermedia la posizione di Rc e Sinistra per Prato viva, che se da una parte approvano la politica di potenzianmento del trasporto pubblico, dall'altra criticano l'aspetto urbanistico: «L'assessore Carlesi è un uomo coraggioso che ha portato avanti le proprie scelte anche quando molti dei suoi non credevano molto nel risultato - ha detto Mauro Vannoni - Ma la città continua a crescere in modo disordinato con nuovi insediamenti dovunque, case su case senza servizi per bambini, giovani e anziani e strade adeguate. Un degrado sociale per dare risposte, anche con le ultime tre varianti tematiche approvate dalla giunta, ai soliti noti». «Le nostre proposte sulla mobilità sono state sempre nell'alveo del Pum, perchè seppur con qualche difetto ha realizzato varie opere - ha aggiunto il capogruppo di Rc Becheri - Sicuramente però è necessaria un'analisi molto più attenta dei flussi di traffico, per cui proponiamo un monitoraggio in tempo reale come avviene a Firenze, e delle questioni urbanistiche, di cui praticamernte non si è parlato. Poi, in vista di targhe alterne e blocchi del traffico, è necessaria maggior concertazione tra le Amministrazioni dell'area metropolitana, utile anche per la realizzazione di infrastrutture viarie». Una provocazione anche da Massimo Bartoloni dei Ds, che ha affermato che se l'Italia fosse somigliata alla socialdemocrazia tedesca avrebbe le linee tramviarie e un trasporto pubblico efficiente già dagli anni '70 come a Friburgo.
Il capogruppo dei Verdi Tommaso Rindi è intervenuto per dire che Prato ha reagito al problema traffico con un'ampia rete di piste ciclabili e l'allargamento delle aree pedonali e a traffico limitato: E' necessario però un cambiamento culturale e di abitudini, oltre alla coerenza tra trasporto pubblico e servizi che devono essere decentrati per non congestionare le strade strette e inadeguate del centro città». Moreno Zazzeri dei Comunisti italiano ha aggiunto che un grande aiuto in questo senso proverrà dalla prossima apertura della terza stazione ferroviaria pratese a S. Paolo Borgonuovo, «fortemente voluta dall'Amministrazione comunale, in un punto strategico e con un grande bacino d'utenza: l'uso del treno come metropolitana di superficie, è questa la scommesa vincente».
La capogruppo Ds Gerardina Cardillo ha promosso il confronto con realtà urbane analoghe a Prato ma più avanzate in fatto di soluzioni anti-traffico: «Il traffico è un problema generalizzato e in uan città come la nostra, cresciuta repentinamente e con uno dei tassi di motorizzazione più alti d'Italia, è importante e proficuo il confronto con altre realtà che da anni privilegiano il trasporto pubblico rispetto a quello privato. La linea politica che abbiamo adottato in fase di attuazione del Pum è stata di avviare una sperimentazione di fronte ad un problema così complesso, ma sempre con attenzione ai cambiamenti della città e agli accorgimenti da adottare».
Il capogruppo di An Maurizio Bettazzi ha criticato l'atteggiamento della maggioranza: «Qui si dice che tutto va bene, che il trasporto pubblico funziona e che ci sono migliaia di macchine in meno in circolazione, senza quindi tener conto di tutte le proteste e le richieste fatte dai cittadini anche attraverso i giornali. Mi sembra che sia la mera accettazione di uno status quo». In chiusura del dibattito ha replicato il vice-sindaco Roberto Bencini: «La nostra Amministrazione si è misurata con i problemi, anche incorrendo in degli errori,
non ha accettato lo status quo. I problemi dei cittadini e delle periferie ci stanno a cuore e non è vero che non accettiamo le critiche, perchè sono già stati predisposti vari cambiamenti e correttivi. Al di là delle polemiche, non ho sentito provenire dall'opposizione una soluzione per contemperare il traffico che abbiamo con le strade inadatte, l'aumento delle macchine e i rischi per la salute».
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