14/10/2005 16:15
Polizia municipale
Prodotto un filmato sulla corretta guida dei ciclomotori
Sicurezza stradale, gli spot di Valentino Rossi
Martedì un convegno dove sarà proiettato l'audiovisivo col pilota pluricampione
«Fai come me usa la testa ...dai precedenza alla vita». Queste sono le frasi ricorrenti pronunciate da Valentino Rossi, all'inizio e alla fine dei sei diversi spot registrati e contenuti nel film 'Onda d'urto', prodotto dall'unità operativa di Sicurezza stradale della Polizia municipale, che sarà usato come ausilio didattico nelle scuole cittadine, per insegnare ai ragazzi pratesi l'uso corretto del ciclomotore e un altrettanto corretto comportamento sulla strada.
Il centauro pluricampione mondiale, idolo dei teenagers italiani (e non solo), ha prestato volentieri e volontariamente il proprio volto all'audiovisivo della durata di un'ora, per la soddisfazione di Stefano Torracchi, ideatore e curatore della videocassetta, uno dei tre agenti della Polizia municipale di Prato, che insieme ai colleghi Stefano Rafanelli e Anna Castaldo, da anni anima l'unità di Sicurezza stradale. Uno speciale comparto del Comando dei vigili urbani che vanta fra i suoi risultati i corsi, dal 2003 ad oggi, per il 'patentino' moto, un progetto definito dal ministero «fra i dieci d'eccellenza di tutta Italia». I corsi per il patentino, realizzati dalla Polizia municipale, hanno comportato per le famiglie pratesi un risparmio di 600 mila euro, a fronte dell'80% di ragazzi promossi.
Il film 'Onda d'urto' sarà proiettato per la prima volta in una giornata di studio, dal titolo «L'educazione alla sicurezza stradale», promossa martedì 18 a villa Fiorelli dalla Polizia municipale.
L'iniziativa è stata presentata stamani, non senza orgoglio, dall'assessore alla Sicurezza Massimo Carlesi, dal comandante Marco Nieri («siamo uno dei pochi comandi che dedica con tre agenti in pianta stabile, risorse, tempo ed energie alla sicurezza stradale») e dal suo vice Andrea Pasquinelli, insieme ai tre vigili Rafanelli, Torracchi e Castaldo.
Tempo, risorse ed energie che non sono sprecati, a giudicare dai numeri forniti sull'attività di sicurezza stradale. Non solo i corsi per il patentino, ma dopo l'introduzione di norme più severe per la guida dei ciclomotori, è stato messo a punto un progetto (Come evitare la confisca, ovviamente della moto), col quale sono già stati contattati 5000 studenti pratesi e molti genitori. Un progetto che qualche risultato l'ha dato, se è vero che le infrazioni rilevate per il mancato uso del casco sono precipitate dell'80%. «Praticamente - dice il comandante Nieri - i nostri ragazzi al 90% usano il casco».
Invece ancora non ci siamo per quanto concerne la velocità, l'uso del telefonino alla guida, gli alcoolici. E' anche per questo che sono pronti altri due progetti: 'Ballo, sballo e riballo', in collaborazione con l'Asl pratese, per sensibilizzare i pratesi sui rischi di guida in stato di ebbrezza (per le scuole l'obiettivo è coinvolgere altri 600/700 alunni, dopo che sono stati 1042 nel 2004); e «Alcool, crash. school», specificatamente rivolto ai giovani, poichè riguarda gli effetti dell'alcool alla guida dei ciclomotori (l'intervento educativo è calibrato sugli studenti delle seconde e terze degli istituti superiori, dieci dei quali, per un totale di 1260 studenti, hanno già aderito al progetto).
Ma anche una parte del filmato 'Onda d'urto', che sarà prodotto in 4000 copie e distribuito nelle scuole, è dedicato alle notti del 'sabato sera', con interviste in discoteca e a ragazzi, vittime di incidenti, in fase riabilitativa, raccolte all'ospedale S. Lucia di Roma. E non mancano, nello stesso filmato, interviste a medici sulle conseguenze dei sinistri e ad esperti.
«Per noi il filmato è un salto di qualità - chiosa Marco Nieri - perchè non ci limitiamo più solo ai corsi, ma iniziamo a produrre strumenti didattici».
«Non è una scelta di poco conto - afferma l'assessore Carlesi - dedicare risorse all'educazione stradale. Bisogna far passare un messaggio di responsabilità per i ragazzi e i genitori. E' vero, la sicurezza dipende dalla struttura delle strade e dalle norme, ma anche dal cambiamento di mentalità su come è giusto stare alla guida di un mezzo».
Tanta attività qualche effetto sembra averlo fornito. Ancora Carlesi: «I risultati li vedremo a fine anno, ma si può dire che sulle nostre arterie urbane sono diminuiti gli incidenti gravi, con vittime o pesanti invalidità».
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