salta la barra


Comune di Prato

 indietro
14/10/2005 17:23
Consiglio Comunale Il sindaco apre la seduta sul traffico

Più passeggeri sui bus e meno auto nelle strade

Forniti i dati della mobilità da luglio ad oggi, quando è partita la Lam rossa
Prima di tutto i numeri: la media dei passeggeri sui bus della linea rossa Lam, da luglio a oggi, ha rggiunto quota 6674. Nello stesso periodo gli spostamenti in auto e moto (che corrispondono al 78% degli spostamenti che avvengono in città) sono diminuiti del 5%, mentre è aumentato dell'1% l'uso del trasporto pubblico. Queste ed altre cifre sono state fornite dal sindaco Marco Romagnoli, giovedì pomeriggio, in apertura di seduta del Consiglio comunale dedicato ai problemi del traffico. Per il primo cittadino «un giudizio sul traffico a Prato non può prescindere da un ragionamento sul traffico in generale e sulle condizioni specifiche della città». Condizioni specifiche riassunte dal capo dell'esecutivo cittadino in altri numeri: a Prato sono immatricolati 144.614 mezzi, per una rete stradale di 625 km, che però si riduce a 120 se si considerano le effettive arterie di scorrimento. «Bisogna fare i conti - ha affermato il sindaco - con questi dati di partenza. Essenzialmente col fatto che Prato è una fra le città italiane con la più alta densità di mezzi in circolazione. Se si mettessero tutti in movimento nello stesso momento produrrebbero una fila di 1400 km, fino a Catanzaro». «Un problema di queste dimensioni - ha continuato il sindaco - a Prato, come altrove, non è risolvibile se non si incide profondamente, a livello generale, sulla riduzione dei mezzi privati. Politiche che abbiano però questa portata non ci sono, anche per quanto concerne le direttive Cee di abbattimento dell'inquinamento da traffico, per cui tutto si scarica con un impatto forte sui Comuni». Ciò nonostante facendo riferimento ai dati forniti ai consiglieri comunali, e contenuti in una cartella, le politiche attivate dal Comune hanno prodotto un sensibile aumento dei passegeri trasportati, in due anni sono cresciuti di due milioni, e c'è stata una ingente mole di investimenti infrastrutturali, «con opere di grande rilevanza e con progetti per il futuro nell'ordine di 52 milioni di euro». Cosù come entro la fine di ottobre saranno inaugurate le correzioni alla linea rossa Lam, con le biforcazioni a nord e a sud, e saranno assicurati i collegamenti con le frazioni che a luglio, alla partenza della nuova Lam, avevano manifestato sofferenza e disagi. Del resto ormai i cittadini, nelle parole dell'architetto Flavia Delcroix del centro studi Aci, che ha presentato al Consiglio una ricerca Aci-Censis sulla mobilità nell'area metropolitana, i compartementi degli automobilisti «da un lato si sono adattati al traffico», dall'altro tendono «ad usarla meno, soprattutto per i brevi spostamenti, e far ricorso ad altri mezzi». Ma al Consiglio, tramite l'ingegnere tedesco Thomas Ruff, dirigente dell'azienda trasporti urbani di Friburgo e consulente dell'assessorato alla mobilità, è stato anche presentato il «modello» della città tedesca, per certi aspetti simile a Prato e che ha ispirato la creazione delle linee Lam. Certo le differenze sono notevoli: Friburgo da vari lustri ha investito nel trasporto pubblico, ha linee di tram e 7000 posti auto, fra sotterranei e non, al servizio del centro città. Numeri neppure eguagliabili a quelli di Prato, che peraltro ha tutti i problemi di una città a struttura medievale, non concepita certo per il traffico. Ma c'è un dato comune nelle parole pronunciate da Ruff nell'aula consiliare: «Anche a Friburgo, quando abbiamo iniziato con politiche che privilegiavano il mezzo pubblico, ci sono state proteste, soprattutto da parte dei titolari delle attività commerciali. Ora però nessuno è più disposto a rinunciare al tram».
1084/05

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina