21/10/2005 15:12
Consiglio Comunale
Approvato ieri il nuovo strumento normativo
Un regolamento per snellire le alienazioni del Comune
24 articoli per facilitare le procedure e la gestione del patrimonio, in cui spiccano le trattative dirette e con gara ufficiosa
Un regolamento declinato in 24 articoli per gestire in modo più dinamico il patrimonio immobiliare del Comune, per rendere più snelle le procedure di compravendita, alienare beni non o scarsamente produttivi e garantire standard adeguati di servizi grazie alla contrazione delle risorse disponibili: sono questi gli obiettivi del regolamento per l'alienazione e l'acquisto di immobili approvato ieri nella seduta del Consiglio comunale dopo il passaggio nelle Commissioni consiliari Affari istituzionali e Programmazione ed organizzazione. Ad illustrare il nuovo strumento normativo, realizzato dall'Ufficio comunale affari generali, è stato l'assessore ai Lavori pubblici e al Patrimonio Enrico Giardi. Due le principali novità introdotte dal testo normativo: riguardano gli strumenti prima praticamente inutilizzati della possibilità per l'Amministrazione comunale di avviare trattative private tramite gara ufficiosa e trattative private dirette. Gli articoli sono il 15 e il 16, che prevedono che la prima trattativa sia ammessa quando il valore dell'immobile o del diritto reale da alienare non superi i 200mila euro e quando la precedente asta pubblica non abbia dato esito positivo o sia andata deserta per due volte con il ribasso di 1/5 sul presso iniziale al secondo incanto. Invece la negoziazione diretta della vendita con un unico interlocutore è ammessa quando è andata deserta anche la gara ufficiosa, se l'alienazione è a favore di enti pubblici per motivate ragioni o di associazioni senza scopo di lucro per pubblica utilità, nel caso di una permuta e se il valore dell'immobile non supera i 100mila euro: «L'alienazione degli immobili e le prodedure vengono snellite - ha spiegato l'assessore Giardi - ma pur sempre mantenendo la funzione di indirizzo e di controllo del Consiglio comunale, che deve infatti approvare un programma di vendita con le motivazioni che lo determinano. La prassi ovviamente rimane sempre il bando di gara ortodosso, ma abbiamo voluto regolare anche le eccezioni. La garanzia della massima trasparenza delle operazioni è data dal responsabile del procedimento». Il regolamento delle alienazioni si aggiunge al Codice deontologico degli appalti recentemente approvato dalla giunta, mentre il passo successivo sarà il regolamento dei contratti che presto sarà sottoposto all'esame del Consiglio.
Nella seduta di ieri lo strumento normativo è stato approvato con 25 voti favorevoli e 4 astenuti della Casa delle Libertà, perchè come ha spiegato Giovanni Luchetti di Fi, «l'unica osservazione riguarda l'eccessiva discrezionalità dell'Amministrazione comunale nella trattativa diretta, sconfinando nel limbo dell'interpretazione delle giuste motivazioni». Rifondazione comunista ha dato invece il proprio voto favorevole definendo l'atto come un passo avanti in una materia poco chiara e auspicando la stessa chiarezza per il regolamento dei contratti. Massimo Bartoloni dei Ds ha sottolineato che il testo approvato è un modello normativo a cui far riferimento.
1111/05
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