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Comune di Prato

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21/10/2005 16:17
Sicurezza Nelle mense non sarà tolto dalla dieta

Il pollo continuerà ad essere servito a scuola

Lo specifica con un comunicato il servizio refezione dell'assessorato Pubblica istruzione
Si potrà continuare a mangiare il pollo nelle mense scolastiche di Prato. Con un comunicato del proprio servizio refezione, l'assessorato alla Pubblica istruzione, i cui centralini sono da alcuni giorni presi d'assalto da genitori allarmati, tranquillizza mamme e babbi ma soprattutto rende noto che «non c’è nessun tipo di pericolo nel consumo di carni avicole», e che si ritiene «non necessario sospendere la somministrazione di pollame dalla refezione scolastica». Una decisione che l'assessorato ha preso, come recita il comunicato, di «comune accordo con i responsabili della U.F. Igiene alimenti di origine animale dell'Azienda Usl 4 di Prato». Lunghe e dettagliate sono le ragioni alla base della deisione, con le quali si cerca di fugare ogni preoccupazione circa il possibile diffondersi dell’influenza aviaria. Nel comunicato del servizio refezione dell'assessorato alla Pubblica istruzione è scritto chiaramente che «l’evenienza “pandemia” non è al momento una realtà in nessuna parte del mondo» e che «non vi è evidenza scientifica della trasmissione del virus aviario da uomo a uomo». Inoltre si specifica che «la trasmissione del virus non avviene per via alimentare in quanto la temperatura di 70°C distrugge il virus». Il testo dell'assessorato informa che nelle refezioni scolastiche pratesi «il pollame utilizzato nella preparazione dei piatti è di provenienza nazionale», come previsto dai capitolati d’appalto «sia per le forniture di generi alimentari per i centri cottura comunali che per quelli di produzione pasti delle ditte in appalto». Il comunicato precisa altresì che «per quanto riguarda gli approvvigionamenti delle carni volatili da cortile, l’Italia è autosufficiente e che questi avvengono sul mercato interno». Si informa anche che «le ditte fornitrici sono tenute ad inviare all’Unità operativa refezione – ogni volta che nel menù è prevista la carne – un documento indicante che la fornitura è conforme a quanto previsto nel contratto con la ditta e cioè: provenienza nazionale, lo stabilimento, il numero di lotto ed il bollo, il nome della ditta produttrice. Questo ancor prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura di tali prodotti avvenuta il 17.10.05». Il servizio refezione spiega anche che sono «effettuati controlli costanti e continui in tutti i centri cottura sia dal personale del nostro ufficio che da personale dell’Azienda Usl di Prato U.F. Igiene alimenti di origine animale al fine di verificare la provenienza della merce, la relativa documentazione e le condizioni ambientali di conservazione e lavorazione della stessa». La conclusione del comunicato: «Per le suddette ragioni non c’è nessun tipo di pericolo nel consumo di carni avicole e pertanto si ritiene non necessario sospendere la somministrazione di pollame dalla refezione scolastica. Tale decisione è stata presa di comune accordo con i responsabili della U.F. Igiene alimenti di origine animale della Azienda USL 4 di Prato».
1112/05

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