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Comune di Prato

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28/10/2005 15:57
Innovazione Presentato il nuovo sistema di inventariazione informatica

In un click l'identikit completo degli immobili comunali

Sono 327 le costruzioni censite per ora con altrettanti rilievi fotografici e circa 5700 le note catastali registrate
Un inventario informatico ed una conservatoria elettronica che riassumono in un click quintali di materiale cartaceo formato da contratti, rilievi, visure, foto e tutti i documenti attinenti agli immobili del Comune: è stato presentato stamattima presso al sede di Urban, a cui è affidata la gestione del patrimonio, il nuovo sistema di inventariazione dei beni mobili ed immobili del Comune di Prato. Ad illustrare il progetto sono stati l'assessore al Patrimonio Enrico Giardi, il presidente di Urban Loris Zanfranceschi e il responsabile ed ideatore del programma Maurizio Guidi. L'obiettivo, oltre a rispondere alle previsioni delle normative vigenti, è avere uno strumento di conoscenza chiara e trasparente del patrimonio pubblico sia qualitativamente che quantitativamente, dal punto di vista di una migliore gestione dei beni e dello stato manutentivo, sia ai fini delle alienazioni. Il lavoro presentato stamani costituisce la prima tranche dell'inventariazione, cominciata due anni fa e in via di ultimazione entro il 2006. Con un semplice click sul mouse si può avere tutto l'identikit della struttura di proprietà comunale, dai dati catastali al valore, agli atti di provenienza, i collaudi degli impianti, gli interventi compiuti e addirittura le foto di banchi e lavagne, nel caso delle scuole. I numeri dell'opera sono chiari esempi della mole del lavoro svolto: 327 sono gli immobili ad uso non abitativo (scuole, uffici, impianti sportivi) censiti in un elenco informatizzato con tanto di rilievi fotografici anche dei beni mobili che contengono, degli infissi e dei pavimenti per facilitare eventuali interventi di manutenzione o sostituzione senza fare inutili sopralluoghi, 2894 sono i beni immobili inseriti nell'inventario del Comune l'anno scorso per i quali è stato calcolato il valore di mercato, quello inventariale e l'ammortamento complessivo, 764 sono gli incrementi di valore registrati per interventi di manutenzione straordinaria con i relativi valori, 21 le schede con i dati gestionali, tecnici ed economici, 5556 note di Conservatoria tra iscrizioni e trascrizioni con il Comune come contraente dal 1868 al 2004, di cui quasi 1200 relative al Catasto Leopoldino, 4810 le visure catastali registrate con il relativo contratto. Un lavoro di dimensioni ciclopiche compiuto con meticolosità dai tecnici di Urban, che in questa seconda fase dovranno inserire anche i 1400 immobili ad uso abitativo (ex Ater) del Comune più altri aggiornamenti. Coinvolgendo anche il Ced l'obiettivo finale è che il programma entri in rete e che on line sia accessibile agli uffici comunali per verificare o inserire dei dati. Oltre all'inventariazione è stata svolta anche la ricognizione delle aree edificabili, terreni e particelle: «Si tratta di un lavoro trasversale, che si interseca con l'azione dell'Amministrazione comunale, con il Ced e il Global service - afferma l'assessore Giardi - In questo modo abbiamo uno strumento informatico di conoscenza altamente perfezionato, che ha pochi esempi simili in Italia e che diventerà anche uno strumento di lavoro per i settori comunali che contribuiranno all'aggiornamento dell'inventario con i propri dati. Ci siamo già serviti del lavoro di Urban per predisporre un programma di alienazioni di beni comunali». «Le alienazioni saranno così certe e senza sorprese - aggiungono gli ingegneri Zanfranceschi e Guidi - perchè abbiamo il quadro completo di ogni immobile, senza bisogno di andare in conservatoria o a consultare il catasto con costi aggiuntivi: l'opera ha compreso anche la sovrapposizione delle mappe per ottenere i dati e i rilievi mancanti che col tempo sono andati perduti e che ora sono stati ricostruiti, tutte le caratteristiche costruttive e di fabbricato e i rilievi. Inoltre l'inventario informatico può essere utilizzato anche ad esempio nell'appalto del servizio di pulizia o per valutare i consumi di riscaldamento perchè in base ai metri quadrati si calcoalnon i consumi». La prima parte dell'inventario è costata 350mila euro e per il suo completamento si prevede si spendere in tutto circa 600mila euro.
1139/05

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