04/11/2005 15:51
Consiglio Comunale
Insolita la geografia degli schieramenti che le hanno presentate
Tre mozioni per esprimere solidarietà ad Israele
Unanime la condanna alle parole antisemite e contro l'Occidente del presidente della Repubblica iraniana Ahmadinejad
Una condanna unanime nei confronti delle parole contro Israele e l'Occidente del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ma attraverso tre atti diversi: nella seduta di ieri del Consiglio comunale sono stati approvati tre ordini del giorno presentati in modo trasversale e votati con un'insolita geografia di schieramenti.
Il primo è stato presentato da Andrea Colzi dei Ds, dalla capogruppo Gerardina Cardillo, da Luca Roti della Margherita e Aurelio Donzella dell'Italia dei valori: esprime la condanna per le affermazioni anti-sioniste del premier iraniano e per la sua politica di proliferazione di armamenti nucleari e solidarietà ad Israele, auspica l'intervento delle Nazioni Unite e dell'Europa come promotore di pace per tutti i popoli del Medioriente e impegna l'Amministrazione comunale a partecipare ad iniziative di solidarietà che promuovano la strada della riconciliazione e della pace rendendo omaggio anche alla memoria di Yitzhak Rabin, di cui oggi 4 novembre ricorre il 10° anniversario dell'assassinio.
Il secondo ordine del giorno è stato firmato da Maurizio Bettazzi di An e Giovanni Luchetti di Fi ed è stato approvato cassando alcuni capoversi del testo: l'atto esprime condanna per le parole di Ahmadinejad, definite agghiaccianti e rievocative degli anni oscuri di Khomeini in cui vari leader e ayatollah del mondo arabo tuonavano contro Israele: «Esprimiamo la nostra solidarietà politica e spirituale allo Stato di Israele, sopravvissuto a 60 anni di attacchi militari e terrorismo, alla propaganda antisemita e antisionista e ancora minacciato da uno stato islamico che si sta preparando ad un eventuale attacco atomico per annientarlo».
Il terzo atto è stato formulato dal capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri, da Tommaso Rindi dei Verdi, Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva e Moreno Zazzeri dei Comunisti italiani: «Riteniamo il regime teocratico iraniano estremamente pericoloso per gli stessi raniani e tutto il mondo e condanniamo le parole del suo presidente. Riteniamo necessaria tutta la pressione internazionale affinchè l'Iran receda dalle posizioni assunte senza che questo si tramuti in azioni cruente, embarghi economici, strumenti tragici ed inefficaci. Valutiamo come elementi che hanno poratto a questa situazione di intolleranza la decennale destabilizzazione dell'area mediorientale causata dalla mancata risoluzione del problema palestinese e più recentemente la guerra all'Iraq alimentando la spirale del terrorismo. Invitiamo L'Ue e gli Stati a favorire l'integrazione nella normale dialettica politica di tutte le forze mediorientali che vogliono partecipare rifuggendo la violenza».
Questultima mozione è stata approvata con 15 voti favorevoli, 10 contrari, tra cui Fi, il Ds Luciano Bartolotti, An e Aurelio Donzella dell'Idv, 5 astenuti tra cui il sindaco, il presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci, Andrea Ballini dei Ds e la Margherita. Il documento di An ed Fi è passato con 18 voti d'astensione, 10 favorevoli, tra cui Massimo Taiti di Nuovo Psi Taiti per Prato, Fi, An e Mannocci, e tre contrari, Leonardo Becheri, Mauro Vannoni e il Ds Roberto Dabizzi.
L'ultimo atto è stato promosso con 20 voti a favore, tra cui Taiti, e 10 astenuti, An, Fi, Verdi, Sinistra per Prato viva e Comunisti italiani.
Inchiusura il consigliere Massimo Taiti ha comunque criticato il fatto che 'il Consiglio comunale abbia perso l'occasione di votare un documento condiviso su un argomento di questa portata perchè non si sono trovati dei punti di contatto' dopo una breve sospensione dei lavori dell'Assemblea per decidere il da farsi.
1161/05
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