10/11/2005 09:58
Conferenza stampa
L'assessore M. Luisa Stancari denuncia i tagli già avvenuti
Sociale, servizi in grossa difficoltà
Il Comune copre i fondi non trasferiti dal Governo, ma per il 2006 situazione più pesante
«Il centrodestra deve smettere di giocare sulle parole: il sociale è quasi tutto costituito da spese di parte corrente e i tagli a queste sono tagli che ricadono sulle persone: basterebbe avere cuore, occhi e una vera coscienza critica per riconoscere i bisogni della gente senza nascondersi dietro alle parole». Sono state queste le parole dell'assessore ai Servizi sociali Maria Luisa Stancari durante un lungo ed accalorato intervento nella seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata alla Finanziaria 2006, in discussione in Parlamento.
L'assessore Stancari ha puntato il dito contro la forbice statale che si è abbattuta sul cosiddetto 'terzo settore', che si è tradotta in tagli per le famiglie e nella chiusura di progetti da parte del Comune che fornivano un'assistenza maggiore e più puntuale a chi ne ha bisogno: «Sono davvero stanca e rattristata quando sento dire che questa Finanziaria non apporta tagli di trasferimenti per il sociale: i tagli sono veri, non immaginari, perchè sono stati fatti prima e quindi per il 2005 il Comune di Prato ha 1.090.000 in meno e 1.040.000 per il 2006 a causa dei mancati trasferimenti di risorse alle Regioni. La giunta ha dovuto chiudere tutti i progetti di aiuto nel 2005. Il ministro Tremonti ci ha tolto prima questi soldi ed è una questione di correttezza politica avere il coraggio di ammetterlo».
L'assessore ha portato come esempio gli invalidi civili al 74%, che percepiscono solo 220 euro al mese come indennità, con tagli delle risorse del 20% per il 2004 e per il 2005. L'anno scorso su 900 famiglie che hanno presentato richiesta per il contributo alloggiativo per gli affitti ne sono state accolte solo 350 e anche quest'anno la lista è di circa 900 nuclei familiari e non si sa quante domande potranno essere soddisfatte. «La Finanziaria ci pone di fronte all'obbligo di decurtare la spesa corrente - ha proseguito l'assessore - ma noi dobbiamo fare i conti con un aumento del fabbisogno, perchè è in atto una profonda crisi e perchè la popolazione invecchia, con tutte le necessità connesse. Il Comune ha fatto la scelta di stare vicino alle persone e di intervenire dove dovrebbe farlo lo Stato: quest'anno i bambini poratori di handicap nelle scuole sono 600 circa, di più rispetto all'anno scorso, quando erano 540, e lo Stato non provvede neanche al 50% del costo del personale che è necessario».
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