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Comune di Prato

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22/11/2005 16:59
Società della Salute Un'ampia indagine con indicatori sanitari e sociali

Misurato lo stato di benessere di Prato

Si vive di più ma affiorano nuovi problemi e nuove emergenze, in primis la casa
Se lo si valuta da un punto di vista sanitario lo stato di benessere della popolazione pratese migliora anno dopo anno: il trend di mortalità generale è inferiore alla media toscana a partire dal 1987; la speranza di vita è cresciuta e nelle donne (84,2 anni e sale a 86,9 per chi raggiunge i 65 anni) è la più elevata della regione; la mortalità per tumori è in calo in entrambi i sessi nel periodo 1987-2002 (-18% maschi, -11% femmine), con un'incidenza stabile sia nelle donne che negli uomini; è in forte diminuzione nello stesso periodo il tasso di mortalità causato da malattie cardiovascolari (-30% maschi, -40% femmine). Se invece il benessere si misura da un punto di vista sociale, allora quella di Prato è una realtà complessa, che sostanzialmente tiene, che, nonostante la crisi, presenta alti tassi di occupazione (il 66,7% della popolazione dai 15 ai 64 anni è occupato), non lontani dall'obiettvo europeo del 70% dell'Agenda di Lisbona, ma dove in un solo anno, dal 2003 al 2004, si sono 'bruciati' 2271 posti di lavoro, e dove affiorano emergenze nuove e nuove povertà, dove sorge un forte bisogno abitativo (1000 domande per bandi di edilizia popolare sono state presentate sia nel 2003 che nel 2004), e nella quale si manifesta un crescere disagio psicologico, con circa 20 mila cittadini che si sono rivolti al proprio medico per disturbi depressivi o ansia (almeno nel 90% dei casi). E ancora: problemi legati alla consistente presenza di immigrati (un esempio: i tassi pratesi di interruzione volontaria della gravidanza sono più bassi rispetto alla media regionale, 8,8x1000 contro 9,9 per mille, ma sono in crescita le donne straniere che decidono di abortire per la seconda volta); l'emersione di nuove forme di disagio sociale, soprattutto di coloro che non possono usufruire della rete familiare. E' il cosiddetto 'Profilo di salute', elaborato dall'Osservatorio sociale provinciale, dopo l'intesa con la Provincia di Prato, per conto della Società della salute, presentato dalla presidente M. Luisa Stancari e dalla direttrice Patrizia Romoli, insieme ai ricercatori di Asel Paolo Sambo e Alessandro Pecchioli e a Fiammetta Zaniboni dei Servizi sociali del Comune. Una radiografia completa su scala provinciale dello stato sanitario e sociale di Prato, la provincia più giovane della Toscana ma dove cresce l'indice di anzianità (144 anziani ogni 100 giovani) e dove sono tanti gli anziani soli (9300 su una popolazione provinciale di 238 mila e passa abitanti), di cui 8800 non completamente autosufficienti, anche se presentano un diverso grado di non autosufficienza e sono assistiti: circa 1000 in forma diretta e molti altri in forma indiretta con buoni servizio e contributi cura. Una popoplazione con un'alta percentuale di migranti, con un 1 residente su 7 straniero. Per il resto gli stili di vita sono più improntati alla salute: diminuiscono i fumatori, soprattutto fra i 14 e i 20 anni, anche se ci sono ancora 18 mila tabagisti (più di 20 sigarette al giorno); l'uso dell'alcol è moderato, con il 90% della popolazione che ne consuna in quantità corrette ma in 18 mila bevono troppo; in tanti fanno attività fisica, circa il 68,5% della popolazione adulta. Sull'altro piatto dela bilancia i cambiamenti nell'uso delle droghe, pur se diminuisce quello di eroina, e la presenza di 70 mila adulti in sovrappeso, di cui 20 mila obesi, mentre un bambino su tre di 8 anni ha qualche chilo di troppo. E poi l'inveterata abitudine a spostarsi in auto (almeno 1,3 passeggeri per auto), nonostante le Lam, i bus ad alta mobilità, che hanno determinato una riduzione giornaliera di 5000 mila auto, a fronte però di 2500 immatricolazioni ogni anno. Il risvolto: le patologie dell'apparato respiratorio sono la terza causa di mortalità. Sul piano sanitario i 2/3 dei decessi sono dovuti a tumori e malattie cardiovascolari ma si fa tanta prevenzione: per i vari screening (mammografia, pap-test, al colon retto) sono 80 mila i contatti annuali, così come è alto il tasso di vaccinazione antiinfluenzale, mentre è basso il ricorso ai parti cesarei, in linea con gli standard di qualità dell'Organizzazione mondiale della sanità. «E' la prima volta - hanno detto in coro Stancari e Romoli - che si procede ad un'indagine completa dello stato di benessere della società pratese, con indicatori sociali, sanitari, economici, ambientali. Ora la parola passa alle assemblee e agli incontri con operatori, cittadini e forze sociali, per capire se la loro percezione è la stessa che emerge dalle rilevazioni effettuate. Dopo si procederà a tracciare l''immagine di salute' e a definire le priorità, in base alle quali si faranno gli interventi». Le assemblee: domani sera ore 21,00 a Carmignano nella Sala consiliare; sabato 26, alle 9,30, a Prato nel Salone Consiliare del Palazzo comunale; martedì 29 a Montemurlo (ore 21,00) nella sala Banti.
1238/05

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