24/11/2005 15:04
Finanze
L'accordo è stato sottoscritto lo scorso 17 novembre
Intesa coi geometri per aggiornare le rendite catastali
Il Comune consente entro il 20 dicembre di mettersi in regola, anche con l'Ici
Per mettere in regola la propria rendita catastale e pagare l'Ici conseguente, anche per gli anni arretrati, ci sarà tempo fino al 20 dicembre, ultimo giorno utile, per tutti i cittadini, per versare l'imposta sugli immobili 2005. Dopo il Comune farà scattare i controlli, senza le agevolazioni previste per un'operazione che il vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini ha definito «di equità».
Il Comune consente a chi non abbia mai dichiarato al catasto immobili in proprietà, a chi non abbia aggiornato la propria rendita catastale a seguito di ristrutturazioni e migliorie effettuate, a chi abbia una situazione del proprio immobile non corrispondente alla registrazione catastale, di poter procedere ad un nuovo accatastamento e ad una nuova classificazione, senza incorrere, ai fini Ici, in sazioni o in interessi sul recupero dell'imposta non versata negli anni precedenti. Il non Comune procederà a verifiche e controlli, se volontariamente i cittadini presenteranno il Docfa, ossia il documento da inoltrare all'Agenzia del territorio (ex Catasto) per aggiornare la propria rendita catastale.
Per agevolare i proprietari di immobili il Comune ha stipulato dal 17 novembre un protocollo d'intesa con il Collegio dei geometri, sottoscritto dal presidente Mario Gestri, illustrato stamani dallo stesso vice sindaco e dal geometra Alessandro Pieraccini, responsabile per il Collegio delle pratiche catastali. Beninteso ogni cittadino può rivolgersi ad un proprio tecnico di fiducia o ad un qualsiasi altro professionista, ma se per il Docfa si rivolgerà ad un geometra del Collegio, avrà uno sconto del 20% sulla tariffa professionale. Sconto che non è quantificabile «perchè la compilazione del Docfa - spiega Pieraccini - può essere semplice o presentare elementi di complessità, o perchè occorre procedere anche all'aggiornamento della mappa dell'immobile». Sta di fatto che in ogni caso potrà usufruire di un vantaggio, che non avrà se 'utilizza' un altro tecnico.
Il Collegio ha già inoltrato ai propri associati la comunicazione dell'avvenuta intesa, mostrando un occhio di riguardo verso quelli più giovani «per agevolarli - dice ancora Pieraccini - ad entrare nella professione».
Vantaggi che insieme a quelli previsti dal Comune (nessuna sanzione, nessun interesse sulle quote Ici arretrate) scadranno al 20 dicembre, per quella data il nuovo classamento dovrà essere compiuto e pagata l'Ici relativa.
Afferma il vice sindaco Bencini: «A spingerci in questa direzione non c'è solo un'esigenza finaziaria, tanto che per il 2005 in Bilancio ci siamo tenuti bassi nel prevedere le entrate conseguenti a questa operazione. La ragione principale è di equità: chi ha abitazioni di maggiore valore deve pagare di più». E' per questo che dopo il 20 dicembre scaterranno i controlli da parte di Sori: la società che gestisce i tributi comunali incrocerà i dati catastali con le richieste di concessioni edilizie. Se si registreranno discordanze scatterà la notifica al proprietario, con l'invito a mettersi in regola entro 90 giorni. Il tutto perdendo le agevolazioni attuali e non solo per quanto riguarda le prestazioni professionali dei geometri: le sanzioni e gli interessi sulle quote Ici non pagate, che possono andare indietro anche di cinque anni (oltre scatta la prescrizione), saranno salate, e si pagherà molto di più rispetto alla scadenza del 20 dicembre. Se ancora nei 90 giorni dalla notifica nulla accade, entrerà in scena l'Agenzia delle entrate, che a sua volta applicherà interessi pesanti.
I controlli riguarderanno tutti le proprietà immobiliari la cui posizione possa eventualmente discordare con quella catastale, ma in prima istanza concerneranno quelle tipologie di abitazioni classificate come 'popolari' o 'ultrapopolari', rispettivamente A4 (prive di riscaldamento) e A5 (senza bagno in casa), nella plausibile convinzione che dei circa seimila immobili pratesi registrati in questo modo, siano pochi quelli che ancora presentano le condizioni indicate in un regio decreto del 1939. Al momento comunque sono superiori al migliaio i proprietari che hanno deciso di presentare il Docfa.
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