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Comune di Prato

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30/11/2005 14:24
Consiglio Comunale Approvato l'assestamento di bilancio 2005

L'aumento di spesa sintomo di una città che vive nel bisogno

Personale, scuola e sociale le principali voci dell'incremento di 1.300.000 euro rispetto alla previsione
Il personale, la scuola e il sociale sono le tre maggiori voci di spesa dell'aumento di parte corrente, specchio di una città che vive un boom demografico soprattutto per la presenza straniera e ha bisogno quindi di più scuole e più servizi, che vive una grave crisi a causa della quale la fascia di povertà aumenta di pari passo con le esigenze: il Consiglio comunale ha approvato ieri l'assestamento di bilancio 2005, la verifica degli equilibri, l'applicazione dell'avanzo di amministrazione per il finanziamento dei debiti fuori bilancio, che ammontano a 3 milioni e 400mila euro, e l'aggiornamento del Programma pluriennale delle opere pubbliche 2005/2007. Ad illustrare le tre relative delibere è stato il vice-sindaco Roberto Bencini, che ha esposto un elenco dettagliato degli aumenti di spesa dell'assestato rispetto alla previsione 2005, che ammontano a 1 milione e 349mila euro in più, e rispetto al 2004, con circa 14 milioni di euro in più. A fronte del taglio dei trasferimenti del Governo per il sociale ci sono 1 milione e 100mila per le spese di questo settore, 140mila all'Ato rifiuti, 220mila per la fiera, 220mila per le spese della scuola, 220mila si spese telefoniche e 486mila di spese non ricorrenti. In tutto la spesa corrente 2005 si attesta sui 145,9 milioni di euro. L'incremento di spesa sarà coperto con i 2 milioni e 230mila euro di fondi statali dovuti per il conguaglio Ici della categoria D, ovvero alberghi e capannoni industriali dismessi per il cui minore imponibile lo Stato provvede a rifondere il Comune. Solo 300 Comuni su un totale di 8000 riescono ad intercettare questi fondi. La differenza di spesa rispetto all'anno precedente è data da 4 milioni per il servizio Lam svolto da Cap, versati però dalla Provincia, 2 milioni di debiti fuori bilancio, 3 milioni per il personale, 1 milione e 300mila per l'aumento di spesa corrente dell'assestato, 400mila per refezione e trasporto scolastico, 500mila per gli asili nido, 1 milione e mezzo per il sociale, comprendendo anche 400mila euro per la Tia, 200mila per la Polizia municipale, 173mila per la manutenzione delle piscine e 500mila per i trasporti: «Il bilancio ha delle difficoltà a causa della diminuzione dei trasferimenti statali, soprattutto per il sociale, a cui noi dobbiamo provvedere per continuare a dare gli stessi servizi ai cittadini senza tagliare - commenta l'assessore alle Finanze Bencini - E' vero che si fa fatica a contenere la spesa corrente che aumenta, ma bisogna riflettere sui numeri dell'incremento e riconoscere che questo avviene principalmente per la grave situazioone in cui Prato versa: i macronumeri sono dati infatti dai bisogni dei cittadini, dalla scuola, dal grande settore del sociale e dal personale necessario a gestire tutto questo, anche se il rapporto tra i nostri dipendenti e la popolazione è tra i più bassi in Italia. Denunciare gli aumenti è facile, molto meno indicare allora come intervenire senza tagliare i servizi. Al di là delle differenze di vedute che si possono avere tra schieramenti opposti, la realtà dei numeri non può essere stravolta: siamo in linea anche con il patto di stabilità per quanto riguarda la copertura, e la cassa è costantemente monitorata». I finanziamenti statali sono stati in continua flessione dal 2002: da 35 milioni di euro sono passati a 22 nel 2003, a 20,6 nel 2004 e a 21 nel 2005. Sono scese anche le entrate dirette: dai 122 milioni di euro del 2004 il Comune è passato a 101, anche se la cifrà è depurata dalle entrate della Tia. Bencini ha posto l'accento anche sul fatto che a fronte di una popolazione residente di 177.230 persone la spesa pro-capite è di 739 euro all'anno, un valore nettamente più basso della media della classe demografica di città analoghe a Prato, senza ridurre i servizi.
1280/05

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