30/11/2005 16:32
Consiglio Comunale
Lungo dibattito per l'assestamento di bilancio
«La nostra sfida: non tagliare i servizi per i cittadini»
L'opposizione punta il dito contro l'aumento di spesa, la maggioranza difende il mantenimento dei servizi
«La nostra sfida è non tagliare i servizi ai cittadini in una situazione di crisi, nonostante i tagli del Governo». E' stata questa la replica del vice-sindaco Roberto Bencini al lungo dibattito seguito alla presentazione dell'assestamento di bilancio 2005, all'uso dell'avanzo di amministrazione per i debiti fuori bilancio e all'aggiornamento del Piano delle opere pubbliche. L'opposizione ha puntato il dito contro l'aumento della spesa corrente, che rispetto alla previsione 2005 è superiore di 1 milione e 349mila euro e di 14 milioni in totale rispetto all'esercizio 2004, mentre la maggioranza ulivista ha appoggiato Bencini sottolineando che l'incremento dei costi è legato e consequenziale a quello degli interventi e dei servizi.
Per Gianluca Banchelli di An 'la situazione confusa della finanza locale è dovuta al cattivo polso della gestione da parte dell'Amministrazione comunale, di cui sono sintomo 3 milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio'. Lo stesso concetto è stato espresso da Giovanni Luchetti di FI: «Il problema di questo bilancio è la spesa corrente che aumenta, a cui 4 anni di Governo Berlusconi non hanno sottratto 5 euro, come dimostra anche il fatto che tra il consolidato 2004 e l'assestato 2005 ci siano 14 milioni di spesa in più con un aumento del 15%. Se questi sono i tagli...». Massimo Bartoloni dei Ds, anche in qualità di presidente della Commissione consiliare Programmazione e organizzazione, ha invece sottolineato che i sindaci revisori nel loro parere hanno ritenuto rispettati i principi dell'ordinamento finanziario di veridicità, pareggio, integrità ed attendibilità: «Le entrate proprie del Comune sono aumentate rispetto ai trasferimenti statali: pertanto l'autonomia finanziaria che Berlusconi tanto raccomanda è stata già attuata nel nostro Comune, che nel 2004 ha compiuto importanti operazioni finanziarie come il rinegoziamento dei mutui, contestualmente al raggiungimento di un avanzo di amministrazione di 11 milioni di euro. Bisogna poi dire che a partire dal bilancio preventivo 2006 inciderà la recente sentenza della Corte costituzioonale che ha dichirato illegittima la parte della legge Finaziaria in cui limita l'autonomia locale con il controloo del dettaglio della spesa».
Il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri ha raccomndato ancora una volta un maggior controllo sulle partecipate e ha dato la propria formula per superare le difficoltà di bilancio: «Ci sono diverse spese che andrebbero chiarite meglio o che si potevano anche evitare, come ad esempio il fondo di sviluppo delle risorse umane per 400mila euro o le spese per il sistema idrico integrato. Siamo sul filo del rasoio e bisogna stare estremamente attenti per non far crollare tutto. Per noi è prioritario mantenere i servizi, viste le difficoltà che la città già vive, e per questo come qualche mese fa proponiamo di fare un'operazione dalla doppia valenza e di maggior equità fiscale inserendo dov'è possobile il criterio del reddito non solo per i servizi a domanda individuale. Bisogna poi finalmente cominciare a fare uno screening completo delle partecipate».
«Il Governo vede gli enti locali solo come organi che producono sprechi e utili per far cassa in modo da coprire i propri conti che non tornano - ha aggiunto il capogruppo della Margherita Luca Roti - E' importante razionalizzare le spese e passare ad una gestione associata dei servizi». Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva ha sollecitato una riflessione ulteriore sulle nuove povertà determinate dalla crisi, 'perchè non si tratta solo di dare posti negli asili in più e servizi sanitari agli anziani' e sui debiti fuori bilancio ha addossato gran parte della responsabilità all'incapacità degli amministratori e ai dirigenti che a volte non lavorerebbero per il bene della città. Il neo-capogruppo di An Gianni Cenni ha affrmato che prima di dar spazio alle scelte politiche andrebbe messa a punto la macchina comunale: «Pensiamo ad esempio solo al caso Pecci e a quante risorse ha tolto davvero alla cultura». Rita Romagnoli dei Ds e l'assessore ai Servizi sociali Maria Luisa Stancari hanno rimarcato che l'aumento di spesa corrente è dovuto al mantenimento dei servizi per il sociale, che rappresentano tutti parte corrente, a fronte dei tagli statali. Anche Aurelio Donzella dell'Italia dei valori riteiene rispettate le scelte politiche fatte in fase previsionale senza dirottamenti e l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Giardi ha dichiarato di ritenere obbligo dell'Amministrazione mantenere i servizi per dare le risposte che la città attende, anche a costo di un aumento della spesa.
In difesa della Finanziaria è intervenuto il capogruppo di FI Goffredo Borchi «I conti e le cifre presentati da Bencini contraddicono chi gridava alla bancarotta a causa del Governo, che voleva invece evitare solo gli sprechi. Evidentemente si possono limare vari capitoli di spesa e gli accorgimenti contro le diseconomie nell'assestato si vedono. Il percorso per il 2006 però deve cambiare, a cominciare dalle partecipate, che non possono essere più dei satelliti estranei all'Amministrazione e ai problemi della città e della sua economia.»
Per la capogruppo Ds Gerardina Cardillo il Comune ha dimostrato di saper rispettare il Patto di stabilità e il contenimento della spesa, 'al contrario di quello che accade a livello centrale: in una città in declino sappiamo che le esigenze e le spese per rimediare al disagio aumentano e laddove lo Stato nonsi preoccupa delle tasche dei cittadini sono gli enti locali che rispondono'. Massimo Taiti del Nuovo Psi-Taiti per Prato ha annuncioato il proprio voto favorevole alle delibere, chiedendo però che al bilancio dello sport, già ridotto, non venga attuato il minimo ulteriore taglio.
Sull'applicazione dell'avanzo di amministrazione per i debiti fuori bilancio l'esito del voto finale è stato di 22 voti favorevoli e 6 contrari (An, Rc e FI).
Approvati anche l'aggiornamento del Programma delle opere, con 22 voti a favore, 5 contrari (An e FI) e un astenuto (Becheri, Rc), e l'assestamento generale, 22 favorevoli e 6 contrari.
1282/05
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