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Comune di Prato

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06/12/2005 15:48
Consiglio Comunale Riunione stamani per esaminare il progetto

Fabbricone, la commissione rinvia il piano di recupero

Nel parere si chiede alla proprietà di presentare una proposta più 'limitata'
«Anche di fronte alla prospettiva di acquistare gratuitamente il Fabbricone e il Fabbrichino, per i quali ora l'Amministrazione comunale paga l'affitto, l'intervento di recupero avrà la nostra valutazione positiva solo se sarà inserito in un contesto urbanistico più ampio e se avrà coerenza pianificatoria: non intendiamo vendere la città pezzo per pezzo». E' stato questo il parere espresso dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo nella Commissione Territorio ed ambiente, riunita stamani dopo il sopralluogo di ieri pomeriggio per discutere della proposta di Piano di recupero dell'area del Fabbricone, di proprietà del Lanificio Balli, che si affaccia su via Bologna, via Abati, via Targetti e via Mozza sul Gorone. In sintesi la proposta progettuale prevedrebbe la realizzazione di fabbricati ad uso commerciale, residenziale e sportivo, in contrasto con il Piano strutturale e con il Regolamento urbanistico che prevedono una destinazione a servizi ed attrezzature urbane, tra cui anche nuove sedi universitarie, offrendo come contropartita al Comune la donazione del Fabbricone e del Fabbrichino, la realizzazione di un parcheggio pubblico e il consolidamento della ciminiera dello stabile. In considerazione dell'interesse pubblico in gioco e delle finalità culturali dei due edifici, il parere espresso stamani dalla Commissione è stato di ridurre il raggio d'azione formulando una controproposta che riguardi solo la parte del Piano in difformità con il solo Regolamento urbanistico. In sostanza viene proposto ai proprietari di elaborare un altro Piano di recupero, che sarà sottoposto alla valutazione della Commissione, che consideri solo la ristrutturazione dell'edificio di Consiag e Publiacqua, la costruzione di un nuovo fabbricato, entrambi da adibire ad usi commerciali, residenziali e sportivi, la demolizione dei magazzini in via Abati e la realizzazione dei parcheggi, pubblico e privato, fermo restando la cessione dei due stabili del teatro. Per il loro uso il Comune paga attualmente oltre 21mila euro all'anno: al patrimonio comunale verrebbero annessi quindi due immobili storicamente punti di riferimento della scena culturale pratese: il primo ha una volumetria di 9735 metri cubi, il secondo di 9638, per un totale di 19.373. La superficie coperta è in tutto di 1870 metri quadrati, di cui 1100 del Fabbricone. Verrebbe invece stralciata per una valutazione successiva la parte della proposta del Pdr che riguarda gli edifici compresi tra via Mozza sul Gorone e via Targetti, dove attualmente sono situati supermercati, grandi magazzini e altre aziende commerciali, per i quali la proprietà propone la modifica dall'attuale destinazione esclusivamente ad attrezzature urbane in servizi per il quartiere e funzioni residenziali: questo comporterebbe una specifica variante al Piano strutturale che la Commissione ha giudicato 'al momento tecnicamente ed amministrativamente non motivata' e che comunque richiederebbe una considerazione complessiva più ampia.
1302/05

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