15/12/2005 18:32
Consiglio Comunale
Aperto il dibattito sullo stato del benessere in città
Prato versa in 'buona' salute
Le relazioni dell'assessore M. Luisa Stancari e del direttore della Asl Bruno Cravedi
La prima notizia, sostanzialmente una conferma, è che, riavviate le procedure dopo il contenzioso che le aveva bloccate a livello regionale, il cantiere per il nuovo ospedale dovrebbe essere impiantato nel luglio 2007; la seconda è che il profilo socio-sanitario di Prato è quello di una «popolazione più giovane della media regionale, multietnica, il cui stato di salute è relativamente buono, soprattutto considerando la parte femminile»; la terza è che le prospettive per il 2006, sul piano dei conti, non sono rosee e che la Asl «che ha chiuso fino ad ora i propri bilanci in pareggio, garantendo elevati standard di prestazioni», è preoccupata per i tagli operati al Fondo sanitario nazionale (meno 4 milioni di euro), al Fondo sociale (meno 500 mila euro) e per le restrizioni al personale della Finanziaria. Sta di fatto che le risorse finanziarie per il 2006 saranno uguali a quelle per il 2005, mentre aumentano i bisogni e le domande anche per effetto della crisi del sistema economico e sociale.
Questo e altro si è udito nell'aula del Consiglio comunale per voce del direttore generale della Asl Bruno Cravedi e dell'assessore, nonchè presidente della Società della Salute, Maria Luisa Stancari, che hanno aperto nel pomeriggio il dibattito dedicato alle questioni della salute.
Già la salute. La premessa è stata dedicata, come ha spiegato l'assessore Stancari, a definirne il concetto «come condizione di benessere permanente che riguarda ogni aspetto della vita sociale». Bisogna partire da qui, dal quadro conoscitivo e dalla domanda di salute per delineare le strategie di intervento, che la Società della salute licenzierà lunedì prossimo e che la sua presidente ha così sintetizzato: universalità delle prestazioni, equità nelle stesse in una dimensione di giustizia sociale che comporta «gratuità per chi ha i mezzi minori e compartecipazione per chi ha i mezzi maggiori».
Prato, nelle parole di Cravedi, presenta stili di vita in linea con quelli delle altre aree metropolitane, con ancora un alto tasso di fumatori (55 mila persone, anche se in diminuzione, in particolare smettono i maschi), con tanti alcolisti (18 mila) e con non poche persone in sovrappeso (70 mila di cui 20 mila obesi). Tutti elementi che influiscono sull'organizzazione dei servizi. Così come influisce la presenza, nonostante il ringiovanimento della popolazione, di 8500 anziani soli, di cui 3900 nella fascia di età fra i 65 e i 75 anni e 1200 in quella fra i 75 e gli 85 anni. Fa da contraltare la speranza di vita: fra le più alte in Toscana, soprattutto fra le donne.
A fronte di questi dati l'organizzazione dei servizi, nella relazione del direttore generale della Asl, si è caratterizzata per un minore ospedalizzazione (diminuiscono i ricoveri ordinari che hanno raggiunto quota 45 mila e cresce il day hospital), per una consistente attenzione agli screening per la prevenzione (80 mila donne per gli esami alla mammella, 65 mila persone per il colon retto), per gli alti tassi di vaccinazione antiinfluenzale (circa 84 mila vaccini distribuiti, la maggior quota in Toscana), per le prestazioni domiciliari (1200 cittadini assistiti), per la costante riduzione di infortuni sul lavoro, per l'eccellenza nell'area materno/infantile. In più un efficiente sistema di emergenza/urgenza, con circa 60 mila interventi al Pronto soccorso, come validato da una ricerca della Scuola superiore di S. Anna di Pisa, che lo ha eletto «fra i primi in Toscana».
Il futuro dalle parole di Cravedi, nonostante i timori per i minor mezzi monentari, riserva una riorganizzazione dei servizi territoriali, anche per la prossima apertura del poliambulatorio all'ex Mercato ortofrutticolo, e la continuazione dell'esperimento d'apertura dalle 8,00 alle 20,00 degli ambulatori dei medici di base. E poi l'avvio della gestione dei servizi da parte della Società della Salute, una volta completato il quadro conoscitivo e varato il Piano integrato di salute, con le strategie d'intervento sul territorio.
1350/05
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