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Comune di Prato

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20/12/2005 18:20
Giunta Raccoglie il testimone dal Comune di Poggio a Caiano

Asilo politico, Prato diventa capofila

Nove appartamenti a disposizione dei rifugiati, dove sono state accolte 80 persone
Prato raccoglie il testimonial del Comune di Poggio a Caiano come capofila del Progetto nazionale Asilo, oggi diventato Sprar 2006, ovvero Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che garantisce tutela, accoglienza e un percorso di integrazione sociale agli extracomunitari che chiedono asilo politico e che hanno dovuto lasciare il loro paese di origine a causa di guerra e conflitti etnici o perchè perseguitati per motivi politici, ideologici o religiosi. Alle spalle hanno storie fatte di persecuzioni, villaggi bruciati, famiglie disperse per sempre, prigione: l'obiettivo del progetto è dare un tetto, un lavoro, inserimento scolastico e aiuto con la lingua ai rifugiati dal momento in cui presentano la domanda di asilo politico all'apposita Commissione nazionale presso il inistero degli Interni fino al responso, per il quale occorrono alcuni mesi. Una soluzione per colmare le lacune della legge sull'asilo ed evitare che persone disperate che fuggono da guerre e persecuzioni cadano nella rete della microcriminalità. La giunta ha approvato l'adesione al progetto e l'assunzione del ruolo di capofila, che curerà la gestione amministrativa per il 2006. Gli altri enti coinvolti sono gli stessi del Progetto nazionale Asilo: i Comuni di Poggio a Caiano, capofila dal 2001 al 2005, Vaiano, Carmignano, Bagno a Ripoli e San Casciano Val di Pesa, oltre all'Arci che è alla cabina di regia a livello regionale e gestisce in concreto il progetto con la sottoscrizione dei contratti di locazione in cui i rifugiati sono ospitati e la conduzione delle attività di inserimento ed integrazione. In Toscana l'associazione si è occupata finora di circa 500 richiedenti asilo, di cui circa 80 nella Provincia di Prato: «Il Comune di Poggio e il suo sindaco Silvano Gelli hanno svolto il lavoro in modo egregio - spiega Paolo Bianchi, presidente di Arci Prato - Ringraziamo il sindaco di Prato Marco Romagnoli per essersi interessato a prendere le redini del progetto e a mettere a disposizione i propri uffici e la propria macchina amministrativa per uno scopo così importante. L'Arci partecipa proprio in questi giorni al bando nazionale per la gestione del Progetto, da cui speriamo di uscire ancora vincitori. L'esito sarà noto nell'arco di un mese». Nel segmento locale del Progetto Asilo la capacità ricettiva è di 47 posti, divisi in 9 appartamenti, e in questi quattro anni sono state appunto accolte 80 persone tra donne, uomini e bambini provenienti ad esempio dal Sudan, dal Medioriente e dall'Europa dell'est. Per la prossima annualità gli Enti locali concorreranno al finanziamento del progetto con un contributo pari al 20% della spesa complessiva preventivata, ovvero 31.536 euro. Il resto sarà finanziato dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. Le residenze si trovano a Comeana (due), a Poggetto, a Vaiano (due), a Mercatale (due), ad Antella e a Prato in via del Serraglio. I fondi servono per garantire vitto, alloggio e accesso ai servizi del territorio, cioè sanità scuola, assistenza sociale e legale. Negli ultimi anni, nonostante la carenza di fondi, il Ministero ha finanziato il Pna perché rappresenta una soluzione alternativa alle previsioni della legge Bossi-Fini, che per ora non ha tutte le strutture di accoglienza necessarie per poter essere applicata a 360°: «Rientra tra gli obiettivi dell'assessorato alla Multiculturalità la ricerca di soluzioni di aiuto e sostegno anche per questi migranti - afferma l'assessore Frattani- il Progetto Sprar 2006 è un modo per rendere giustizia a chi proviene da tragici scenari di guerra e di persecuzione: Prato si distingue così sempre più come città dell'accoglienza umanitaria».
1381/05

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