salta la barra


Comune di Prato

 indietro
23/12/2005 16:58
Consiglio Comunale Approvata la delibera d'indirizzo

La collezione del Pecci al Comune per 1,3 milioni di euro

La condizione per il versamento in due tranche è la redazione del Piano industriale
Il Comune si è aggiudicato la collezione di opere del Museo Pecci per 1 milione e 300mila euro, imponendo due condizioni: la presentazione da parte dell'Associazione Centro per l'Arte contemporanea Luigi Pecci di un piano industriale, coerente con gli indirizzi dell'Amministrazione comunale, e la destinazione al suo interno di una parte non inferiore al 30% dell'intero contributo annuale dell'Amministrazione comunale a progetti culturali di sviluppo che arricchiscano le attività del Centro. La delibera che definiva l'intervento dell'Amministrazione come conferma degli indirizzi strategici dati nel 2004 è stata approvata ieri dal Consiglio comunale. A distanza di un anno la questione è tornata in Consiglio perchè nel 2004 gli indirizzi auspicavano la formazione di una fondazione al posto dell'associazione, che avrebbe dovuto sciogliersi, ma questo non è avvenuto. Come ha spiegato l'assessore alle Finanze Bencini, si ritiene anzi ora dannoso lo scioglimento, vista la critica situazione del Pecci: «Acquisiamo le opere per risanare il bilancio del Centro, ma anche per far partire un'operazione di rilancio di un'istituzione che è un punto di riferimento per l'arte contemporanea in Toscana». L'opposizione è stata compatta nel criticare gli indirizzi dati per la gestione del Pecci, definiti fallimentari. Per la Casa delle Libertà «è stato celebrato il fallimento della politica culturale del Centro Pecci, per cui l'acquisto delle opere è solo un paravento», e si sarebbe persa l'occasione per allargare il raggio del Museo all'arte moderna, in modo da renderlo più fruibile da un pubblico più ampio. Anche Rifondazione comunista e Sinistra per Prato viva, che avevano approvato gli indirizzi dell'anno scorso, hanno votato contro perchè non sarebbe stato seguito un reale percorso di rinacita e risanamento, dicendosi comunque pronti a ritornare sulla proprai decisione se ci sarà un piano di rilancio regionale. Mauro Vannoni in particolare ha sottolineto che il Comune ha fatto tanto per il Pecci e per la città, ma in questo caso senza ricevere la giusta contropartita da parte degli industriali e degli imprenditori che 'di fronte ad una città in crisi e in stato di bisogno non hanno fatto niente, come per il Pecci'. Unanime invece la maggioranza nel voler rilanciare un'importante istituzione culturale cittadina, che ha quasi 18 anni, e nel considerare positivo l'investimento sulla cultura da parte del Comune per una migliore qualità della vita e una migliore immagine. Lo stesso concetto è stato espresso dall'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, che ha illustrato l'intervento dal punto di vista culturale sottolineando che le opere acquistate dal Comune hanno un valore superiore a 1 milione e 700mila euro. La delibera è passata con 24 voti favorevoli, tra cui Massimo Taiti del Nuovo Psi-Taiti per Prato, e 10 contrari.
1396/05

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina