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Comune di Prato

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27/12/2005 16:42
Bilancio Incontro di fine anno con la stampa

«Più legalità per sostenere l'economia»

Romagnoli indica le linee dell'azione dell'Amministrazione comunale
Prima di tutto la legalità «perchè è il luogo per la promozione dei diritti e per la difesa delle nostre attività economiche», ma poi anche il voto agli immigrati, in un contesto in cui Prato è chiamata a svolgere il ruolo di «motore della crescita di un'area più vasta». E insieme il sostegno all'attività economica e all'industria «perchè è vero che cambierà e che probbilmente la sua dimensione quantitativa decrescerà, ma il distretto impiega ancora il 48% della forza lavoro nell'impresa manufatturiera, una percentuale che non eguali in Europa». E' corsa così, entro questi limiti, il consueto incontro di fine anno con la stampa del sindaco Marco Romagnoli, tutto proteso verso il 2006 «perchè i bilanci li conoscete, come pure quello che abbiamo fatto». Certo non mancano i problemi ad iniziare da una Finanziaria che obbliga a tagliare l'1% del personale («per noi significa - ha detto il sindaco - un milione e 300 mila euro in meno, in pratica licenziare 180 dipendenti co.cc.co. Non solo non lo vogliamo fare, non lo faremo»), con tutto quel che comporta di minori servizi, mentre lo stesso Stato non assolve ai suoi compiti sulle materne, che invece costano a Comune e Provincia più di 3 milioni di euro. Ma lo spirito in cui si è mosso il sindaco è quello di proiettarsi sul nuovo anno, con azioni e strategie che contribuiscano all'uscita della crisi. IL SOSTEGNO ALL'ECONOMIA - E' questo il principale compito disegnato dal sindaco per l'anno nuovo. Il primo segnale fra due giorni col Consiglio comunale chiamato a votare le modifiche al regolamento di attuazione delle norme urbanistiche, che consentiranno ampliamenti alle imprese di qualunque tipo, in presenza di reali esigenze produttive. Ma il segno più forte arriverà dalle varianti tematiche al piano regolatore, già annunciate, per le quali si passerà alla elaborazione vera e propria. E fra queste varianti acquista particolare valore quella della Declassata - il nuovo asse dei servizi - che comprenderà anche il polo espositivo ex Banci, da realizzare a stralcio con l'affidamento dell'incarico al progettista del master plan, l'arch. Massimiliano Fuksas, nella prima parte del prossimo anno. LA LEGALITA' - Sviluppo significa anche legalità. Dice il sindaco: «La questione del rispetto delle regole commerciali non è solo relativa ai mercati internazionali. E’ una questione che ci riguarda da vicino, anche per l’espandersi dell’imprenditoria straniera nel nostro territorio. E’ una risorsa e un opportunità in più per Prato. Ma lo diventa se si rispettano le regole di produzione, quelle fiscali, se si rispettano i contratti e le condizioni di lavoro, i salari, se tali attività operano in ambienti di lavoro salubri e non a rischio per le persone». Il sindaco ha proposto un patto ad organizzazioni sindacali e imprenditori per andare oltre «le forze di polizia», dato che «le forze sociali possono avere effettivi elementi di conoscenza di questi fenomeni». In questo quadro occorre un'azione ancora più forte contro la clandestinità, ma è necessario anche promuovere i diritti delle persone: «Perciò riteniamo ormai matura la questione del voto agli immigrati. Apriamo una discussione, in modo sereno, ma è necessario trovare meccanismi per garantire agli stranieri residenti a Prato qualche forma di cittadinanza attiva e passiva». I SERVIZI PUBBLICI - Ma un ruolo nuovo di Prato nell'area metropolitana, e a sostegno delle attività economiche, comporta anche la definizione di nuovi strumenti di governo. In primis l'apertura del dibattito «per avviare un processo di aggregazione regionale e nazionale dei servizi pubblici locali, in particolare per l'energia e rifiuti», con Consiag e Asm protagoniste in questo confronto. E' anche per questo motivo che il Comune deve operare «per rafforzare il ruolo di Gida e le funzioni affidate a Publiacqua». Si tratta, per i sindaco, di stabilire «cosa deve essere Gida in relazione a Publiacqua», candidando Gida «a gestire tutti gli impianti di depurazione di area metropolitana». LA LOGISTICA - L'altra opportunità per lo sviluppo è data dalla logistica, «in funzione di servizio all'industria ma anche come base di diversificazione dell'apparato economico». Il sindaco lo dice esplicitamente: il Comune ha avuto un grande ruolo nell'infrastrutturazione dell'interporto della Toscana centrale ma ora «la società deve trasformrsi per gestire le attività economiche di movimentazione delle merci. Bisogna fare business, profitti. Ma questo è un ruolo che non è del Comune». Da qui una doppia operazione: da un lato valorizzare la partecipazione azionaria, il 40% detenuto dal Comune («ora come ora ha un valore solo figurativo, bisogna invece sapere quanto vale l'interporto»), dall'altro vendere queste azioni per «introitare somme per altri investimeni importanti per la città». CENTRO STORICO - Se la città si sposta verso la Declassata, allora bisogna prestare attenzione al centro città, valorizzandone le sue funzioni «magari con un'operazione simile all'area ex Banci con Fuksas». Di sicuro nei primi mesi del 2006 prenderà il via l'operazione del parcheggio interrato di piazza Mercatale: «La proporremo alla città per capire se può essere uno dei modi per risolvere i problemi del centro città». STATO SOCIALE - Non ripiegheremo dal Welfare, dice il sindaco. Ma certo lo Stato deve svolgere i suoi compiti nella gestione delle materne e deve assicurare uffici periferici adeguati negli organici. Il sindaco parla esplicitamente di vertenza, che si estende alla Regione per quanto riguarda la spesa sanitaria: «Prato è la sola città toscana in crescita demografica. La spesa storica è insufficiente. Anche a livello regionale si deve acquisire la consapevolezza delle questioni inedite poste dalla realtà pratese». MOBILITA' - Il sindaco traccia l'orizzonte per il 2006: il completamento del sistema Lam («il fiore all'occhiello di questa Amministrazione»), con le linee azzurra e viola. CREDITO - Se si parla di economia e di sviluppo indispensabile è anche la funzione del credito. Un ragionamento che si rivolge prima di ogni cosa a CariPrato «per il ruolo storico che ha nel territorio». Per il sindaco occorre fare del credito una leva strategica «per l'economia e il suo sistema industriale, ma anche per la società e il suo sistema sociale e culturale». Detto in altro modo con CariPrato c'è da ragionare del «complesso delle questioni legate allo sviluppo territoriale», in una dimensione «non solo di rapporto col sistema delle imprese» ma allargata ad uno spettro più vasto «guardando alle diverse funzioni della città». Anche perchè la cultura e il sistema culturale, di cui non si nascondono le attuali difficoltà, saranno centrali il prossimo anno, anche per raccogliere i frutti del risanamento avviato al Pecci. NON SOLO LOCALE - Prato del resto svolge già un ruolo anche in chiave europea: se la Commissione ha varato il marchio 'made in' sulle merci importate molto lo si deve al lavoro di lobby svolto da tutto il distretto. Questo ruolo deve misurarsi anche nell'area metropolitana. TERMOVALORIZZAZIONE - Uno dei primi banchi di prova dell'iniziativa verso l'area metropolitana sarà costituito dalla termovalorizzazione: una scelta, chiosa Romagnoli, «di per sè difficile ma irrinunciabile». Insieme alla Provincia e al 'tavolo regionale' che si è aperto nel prossimo anno saranno proposte «adeguate modalità di attuazione».
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