29/12/2005 16:23
Consiglio Comunale
La deroga al Regolamento urbanistico per le attività produttive
Ampliare si può, ma investendo e creando lavoro
In discussione la delibera approvata dalla commissione consiliare 'Territorio e ambiente'
«Per dimostrate esigenze di adeguamento funzionale e/o sviluppo aziendale, risultanti da concreti programmi di investimento e/o crescita occupazionale, il Consiglio comunale potrà valutare specifici piani attuativi con proposte di ampliamenti, strettamente commisurati alle programmate esigenze e senza costituire nuove unità immobiliari».
E' questa l'integrazione all'art. 24 delle norme di attuazione del Regolamento urbanistico, in discussione nel Consiglio comunale, con la quale si potranno consentire ampliamenti volumetri e in altezza delle attività produttive, a condinzione che siano reali i «programmi di investimento» e i programmi di «crescita occupazionale», e previa approvazione del Consiglio medesimo.
Fino ad oggi non era possibile, nei Marcolotti e nelle cosiddette «aree della mixitè», ampliare industrie o stanzoni artigianali, sottoposti a ristrutturazione, se non fino a 6 metri in altezza o fino al raggiungimento del 50% del rapporto di copertura.
Con la delibera presentata dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, approvata dalla commissione consiliare 'Ambiente e territorio', si introduce una deroga fissando però precisi paletti: il Consiglio comunale non solo sarà chiamato a dire la sua sui piani di ingrandimento, valutando la corrispondenza alle necessità produttive e all'aumento dei posti di lavoro, ma questi dovranno tener conto delle «compatibilità urbanistiche e infrastrutturali» rispetto alle aree in cui eventualmente intervengono. In più la convenzione che sarà sottoscritta coi titolari delle aziende conterrà l'impegno «a non modificare le destinazioni d'uso», a non «frazionare l'edificio ampliato per almeno i successivi 10 anni», nonchè «l'obbligo del ripristino dello stato originario dell'edificio in caso di non rispetto degli impegni assunti». Al di fuori delle condizioni previste (reali investimenti e aumento di occupazione), come specificato nel luglio scorso dalla stessa commissione consiliare, che avviò il procedimento di deroga all'art. 24 del Regolamento urbanistico, la sistemazione delle aree produttive o qualsiasi altra richiesta è demandata alla revisione degli strumenti urbanistici. In pratica alle 'varianti tematiche' già annunciate dalla giunta.
1408/05
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