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Comune di Prato

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23/01/2006 15:59
Ambiente Anche Prato sottoscriverà l'accordo per gli Euro 0

Misure antismog, intesa con la Regione

Il Comune applicherà deroghe e “finestre orarie” in cui non varranno i divieti
Anche Prato dentro l'accordo regionale per ridurre le emissioni inquinanti da traffico ed abbattere il livello delle polveri. Nella riunione di stamani fra la Regione e i Comuni interessati, compresi i cinque capoluogo, fra cui appunto Prato, che avevano manifestato perplessità sul blocco totale dei veicoli Euro 0, si sono precisate modalità di applicazione che riconoscono alle stesse Amministrazioni, come spiega l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, «la possibilità di utilizzare margini di flessibilità». In altre parole sono previste deroghe che attenuino i divieti per gli Euro 0. E non solo: anche per quanto riguarda l'estensione del provvedimento al 50% dell'area urbana, i 23 Comuni ricompresi nell'intesa potranno procedere con gradualità e nel tempo. L'accordo, fra l'altro, come chiarisce lo stesso assessore Curcio, ed è forse l'altra novità più rilevante, avrà una validità «circoscritta al 2006. Per il 2007 e il 2008 va rivista la cornice, con un'analisi approfondita delle tematiche relative al Pm10, questione complessa che non può essere ridotta agli Euro 0». A marzo fra Regione e Comuni sarà inaugurato un “tavolo tecnico e politico” che dovrà riesaminare l'intera materia. L'assessore Curcio si dice «soddisfatta. C'è stata attenzione alle nostre istanze. L'obiettivo è comune: agire per limitare l'inquinamento atmosferico da traffico. Avevamo posto un problema di gradualità anche per fornire un'adeguata informazione ai cittadini. Inoltre c'è la possibilità di fare un punto sulle azioni da intraprendere per i prossimi anni». I Comuni avranno tempo fino al 28 febbraio per definire l'ordinanza con le nuove misure, che entreranno in vigore con ogni probabilità in un periodo immediatamente successivo, anche se il termine del 1° marzo non sarà sancito nè reso obbligatorio nella delibera regionale che fisserà le limitazioni. A sua volta prima dell'ordinanza ogni singolo Comune recepirà l'intesa con una propria deliberazione. Un adempimento formale necessario prima della firma che, per questo, non è avvenuta stamani. Il Comune di Prato nel rendere operative le disposizioni per i veicoli Euro 0 stabilirà fasce orarie nelle quali potranno circolare. L'assessore Curcio insieme al collega Enrico Giardi ha già convocato per il pomeriggio di domani una riunione del cosiddetto “tavolo della mobilità” per definire con sindacati, categorie economiche e commerciali, associazioni dei consumatori e ambientaliste, le “finestre orarie” nonchè l'area di applicazione. Ma a quel tavolo sarà portata anche un'altra novità: Prato ha infatti ottenuto, sulla torta dei finanziamenti, la somma di 300 mila euro per la trasformazione dei veicoli inquinanti. Almeno 50 mila euro in più rispetto alla prima suddivisione, in parti uguali, dei 3 e passa milioni di euro disponibili. E ciò in considerazione dell'elevato numero dei veicoli Euro 0, circa 16 mila, presenti in città. Il numero dei veicoli, infatti, è il parametro scelto per l'attribuzione dei finanziamenti alle diverse realtà territoriali. La Regione, peraltro, sollecitata in tal senso dai Comuni che si erano lamentati dell'insufficienza dei fondi, stanzierà nel 2006 per le Amministrazioni locali, grazie al coinvolgimento dell'assessorato alla Salute, altri 500 mila euro, che non saranno più ripartiti “a pioggia” ma in base a specifici progetti sperimentali di abbattimento delle polveri, riguardanti sia la mobilità che la sanità. Da ultimo la Regione ha anche accolto l'invito a disciplinare, con modalità omogenee, i calendari delle eventuali “domeniche ecologiche”. Fin qui l'intesa regionale antismog. A proposito di finanziamenti l'assessorato all'Ambiente, con una delibera nella giunta di domani, riconvertirà i 90 mila euro non utilizzati nel 2005 per i veicoli commerciali: 60 mila euro per soddisfare le 70 richieste di trasformazione a metano e Gpl inevase e rimaste in lista d'attesa; 30 mila euro per tutti i veicoli, applicando il criterio della retroattività per il 2005. Nel biennio 2004/2005 sono stati 742 i cittadini che hanno usato gli incentivi per passare al gas. Lo stesso parco veicoli Euro 0 si è notevolmente ridotto di almeno 11 mila unità nel decennio 1995/2005.
79/06

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