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Comune di Prato

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25/01/2006 16:30
Cultura La soddisfazione del sindaco e del presidente Beccaglia

Al Pecci la conferenza regionale sulla cultura

L'assessore Zoppi: «E' il maggiore centro della contemporaneità in Toscana»
Il Pecci, e Prato, diventeranno il “luogo” della cultura Toscana con la conferenza regionale “Culture&Pratiche”, ospitata per l'intera giornata di mercoledì 1 febbraio nelle sale del Centro per l'arte contemporanea, con tanto di benedizione dell'assessore regionale Mirella Zoppi che ha definito il Pecci «il centro del sistema d'arte contemporanea in Toscana», e la conferenza regionale sulla cultura nelle sue sale «l'inizio della collaborazione fra la politica regionale e il Museo pratese» Non a caso alla conferenza stampa di presentazione dell'appuntamento di febbraio insieme all'assessore regionale erano presenti il presidente del Pecci Valdemaro Beccaglia e il sindaco di Prato Marco Romagnoli, che hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta. Una scelta non causale nelle parole dell'assessore Zoppi: «Il Pecci non sarà solo la sede della conferenza ma presenterà se stesso e parte della sua collezione, che forse è la più importante in Italia». Per la massima responsabile politica della politica culturale regionale «il Pecci sta iniziando una nuova vita. La conferenza regionale è una delle prime cose che svilupperemo là dentro, in quello che riteniamo il centro maggiore della contemporaneità in Toscana». Musica per le orecchie del presidente Beccaglia («quando accettai l'incarico posi la questione di una nuova sinergia con la Regione») e del sindaco Romagnoli: «E' un importante riconoscimento alla peculiarità delle istituzioni culturali pratesi, che hanno la caratteristica di stare nella contemporaneità. Non c'è solo il Pecci, c'è il Mestastasio, ci sono i Cantieri culturali ex Macelli, c'è il Museo del Tessuto. Nessuno pensa di togliere il ruolo a nessuno. La Toscana va bene se tutte le sue risorse sono valorizzate». Del resto la conferenza, dice l’assessore regionale Mariella Zoppi, «sarà l’occasione per far emergere una positiva cultura del fare, e del fare insieme, tra Regione, Province e Comuni, tra istituzioni e associazionismo. Ci permetterà di presentare nuove e consolidate esperienze di progettazione e di lavoro culturale, e proseguire con decisione e convinzione il nostro viaggio nella complessità del presente, per contribuire allo sviluppo della Toscana. E’ questa la nostra risposta alla logica dei tagli alla cultura che il Governo nazionale fa e che, inevitabilmente, si riflettono sulle politiche locali». La consegna dei premi exAEquo ad alcune delle esperienze più significative di pratiche intercuculturali maturate lo scorso anno, fra cui l'associazione pratese Renshi.org (Andrea Abati, Giacomo Bazzani, Barbara Ceccateli) per la pubblicazione “Prato China Guide” edita dalla Regione nell'ambito dei progetti Porto Franco e TRA ART, sarà il filo conduttore di un’intera giornata dedicata alla riflessione sul mondo della cultura. Nel corso della giornata si terranno due importanti tavole rotonde sul “saper vedere la complessità” e sulla progettazione territoriale. Saranno inoltre presentate le più recenti pubblicazioni dell’assessorato regionale alla Cultura: da Toscana restituita, volume dedicato a 400 interventi di restauro e recupero di beni culturali, a Identità& nomadismo, catalogo dell’omonima mostra prodotta dalla Regione e dal Palazzo delle Papesse di Siena, da Cinema d’artista. Toscana 1964-1980, ricognizione su un aspetto trascurato della nostra contemporaneità, a Videoarte, sull’esperienza di un cantiere di TRA ART. L’auditorium del Pecci diventerà cineteca e vi saranno proiettati audiovisivi sulla storia contemporanea prodotti dalle scuole toscane ed una serie di film esclusi dai consueti canali di distribuzione, come “Il fare politica”, dedicato alla Toscana dal regista belga Hugues Le Paige. A fianco di questo denso programma di iniziative saranno attivi i laboratori didattici del Museo Pecci, con visite guidate alla collezione permanente, e venti postazioni tematiche dedicate ai diversi settori dell’intervento culturale regionale.
95/06

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