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Comune di Prato

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03/02/2006 15:51
Urbanistica Presentata dal sindaco e dagli assessori Ciuoffo e Giovagnoli

Inizia il procedimento della “variante Declassata”

La novità è il rapporto con la Regione per una «pianificazione di area metropolitana». L'arteria sarà interrata in molti tratti
«Non è solo una variante urbanistica importante di un Comune importante, ma è una “variante metropolitana”, l'inizio di un procedimento che inserisce i nostri strumenti in un contesto di pianificazione strategica, di sperimentazione della nuova legge toscana di governo del territorio». Presenta così il sindaco Marco Romagnoli la prima delle tre varianti urbanistiche, quella relativa all'asse della Declassata, da tempo annunciate, e che ora prende il via. Ma la novità è nel cambio di livello della programmazione urbanistica che non riguarda più solo Prato, e che per dirla con l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo «inserisce la “variante Declassata” in un ambito di opportunità interprovinciali, sia per quanto concerne le strutture della mobilità che quelle espositive». Insomma, per tornare al sindaco (alla conferenza stampa presente anche l'assessore alla pianificazione strategica Fabio Giovagnoli), «è in atto un rapporto nuovo e diverso con la Regione, che rappresenta per entrambi una sfida. Si parla tanto di area metropolitana, questo è un modo concreto per metterla in atto. Prato ha il piano strategico e la nuova legge regionale fa riferimento al piano strategico. Inizia un percorso con la Regione». Nel frattempo, come spiega l'assessore Ciuoffo, viene avvviato il procedimento per la “variante Declassata”, che dovrebbe concludersi in autunno, se non prima. Una “variante” che ad «integrazione e parziale modifica di quanto già contenuto nel Piano regolatore», prevede: a) la localizzazione nell'area ex Banci del centro espositivo sulla base del master plan dell'architetto Massimiliano Fuksas, ivi compresa la riqualificazione di Pratilia; un nuovo assetto di alcuni edifici ai margini della Declassata, con interventi di ristrutturazione e sostituzione edilizia; la realizzazione di alcuni grandi parchi: fra via Valentini e via delle Fonti, collegato con l'area ex Banci, includendo anche la parte interessata all'attuale centrale Enel, tra il polo espositivo e l'abitato delle Badie, tra la Tangenziale e l'abitato di Capezzana e Galciana; l'utilizzazione fondiaria di aree di proprietà comunale, sia per edifici con funzioni residenziali e terziarie, sia per la destinazione ad edilizia residenziale convenzionata o sovvenzionata; il rafforzamento delle connessioni territoriali del sistema ambientale, anche con aree di forestazione urbana. Di sicuro cambiano anche gli standard, perchè se la Declassata deve essere «il luogo dei servizi commerciali e direzionali, una nuova “city” di respiro metropolitano», è necessario, dice Ciuoffo, «una architettura di segno forte, di immediata percezione delle innovazioni». Detto in altro modo occorre pensare ad un rapporto tra spazi verdi e costruiti di altro tipo, rispetto allo sviluppo tradizionale della città: andare in altezza, anche se con caratteri distintivi di qualità e di pregio. Ma l'aspetto veramente inedito della “variante”, oltre alla prospettiva interprovinciale, è la definizione di un “nastro” veloce, un'arteria “metropolitana”, che dai due caselli della A11, est e ovest, corre interrata in molti tratti: fra un anno/un anno e mezzo partirà il cantiere per il sottopasso all'altezza della Questura, con la Declassata che si “inabisserà” per 250-300 metri verso Pratilia, onde consentire di costruire il ponte di collegamento tra il bosco ex Banci e il parco che nascerà nello spazio verde adiacente la centrale Enel; interrato in larga parte sarà anche l'auspicato raddoppio degli 800 metri circa che scavalcano via Roma, o almeno questa è la soluzione progettuale verso cui si stanno orientando gli uffici: «Lo spazio c'è», chiosa l'assessore Ciuoffo. Il problema sono i costi, visto che la soluzione completamente interrata è stimata in 40 milioni di euro. L'interramento, parziale o totale, per eliminare l'attuale “strozzatura”, è comunque l'ipotesi più probabile, e il progetto esecutivo non pare neppure lontano da venire. Mettendo, poi, insieme il sottopasso alla rotonda di Capezzana (inizio cantiere nel periodo estivo), da Prato est alla Tangenziale il piano stradale della Declassata finirà sottoterra soprattuttio là dove interseca la mobilità prettamente urbana. Ed è forse, quest'ultimo, uno degli aspetti più originali della “variante Declassata”.
141/06

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