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Comune di Prato

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17/02/2006 15:37
Cultura In vendita litografie di noti artisti contemporanei

“Sette occasioni d'autore” per restaurare un'opera del '400

Il ricavato per reuperare il “Trittico” di Lorenzo Monaco della collezione del Museo Civico
«Pensiamo di riaprire il Museo Civico prima della conclusione della legistatura. E' l'obiettivo su cui lavoriamo». L'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni si mostra fiducioso: le collezioni appartenenti al patrimonio artistico del Comune, comprese le opere della mostra “I Tesori di Prato”, collocate al museo di Pittura Murale, che continuano ad essere ammirate in Giappone, potranno dopo tanta attesa tornare nel giro di pochi anni nella loro sede. Ma del Museo Civico, l'assessore e il presidente del centro per l'arte contemporanea “Luigi Pecci” Valdemaro Beccaglia, hanno lungamente parlato per un'operazione «all'americana», come l'ha definita la conservatrice Maria Pia Mannini, in cui l'arte contemporanea viene in soccorso dell'arte antica, atraverso la vendita di litografie e opere multiple di sette artisti, noti “contemporanei”, a prezzi “stracciati”, «sicuramente al di sotto del loro valore commerciale» (Beccaglia), da un minimo di 360 euro (Bagnoli) ad un massimo di 1090 (Panamarenko), per restaurare il “Trittico” di Lorenzo Monaco, proveniente dalla collezione del Collegio Cicognini e dalla Badia degli Olivetani alle Sacca, parte integrante delle collezioni comunali fin dal lontano 1870. Per dirla con Beccaglia «è un modo per distrubuire territorialmente l'arte contemporanea, con opere di artisti eseguite durante le loro mostre al Pecci». “Sette occasioni d'arte” è il titolo dell'iniziativa, che mette in vendita pezzi praticamente unici di nomi affermati nell'arte contemporanea: Marco Bagnoli, Vittorio Messina, Mimmo Palladino, Panamarenko, Giulio Paolini, Remo Salvadori, Gilberto Zorio. Sì perchè le litografie in vendita hanno tirature bassissime: Bagnoli (99), Messina (35), Palladino (50), Panamarenko (25), Paolini (150), Salvadori (40), Zorio (30). Pochi esemplari che ne aumentano ancora il valore per sancire il connubio fra arte contemporanea e arte “storicizzata”, per usare l'espressione adoperata dall'assessore Mazzoni, come «un cerchio che si chiude - per dirla col presidente del Pecci -, dove l'arte contemporanea si mette in vendita per rendere ancora più viva l'arte antica». E' la prima volta che a Prato viene compiuta un'operazione del genere, in cui il ricavato di opere prodotte dall'ingegno attuale viene messo al servizio di capolavori passati, nel caso specifico del “Trittico” di Lorenzo Monaco, a cui è da attribuire sicuramente la Madonna nella parte centrale, con le parti laterali dei Santi probabilmente eseguite dall'allievo Francesco D'Antonio. Un'opera di grande fascino, dipinta intorno al secondo decennio del '400, da un pittore, Lorenzo Monaco, di «straordinaria raffinatezza formale», così l'ha descritto Maria Pia Mannini, «e un gusto riconducibile al gotico internazionale», cui la citttà di Firenze dedichierà una grande mostra che si aprirà l'8 maggio presso la Galleria dell'Accademia. Il Museo Civico parteciperà all'appuntamento fiorentino con con un'opera di Agnolo Gaddi (Madonna con Bambino). Per questo l'assessore Mazzoni dice che «la scelta dell'Amministrazione comunale assume maggior valore». Da un lato c'è il restauro, necessario per motivi di conservazione, utile anche per identificare con certezza la mano del maestro e quella dei collaboratori, dall'altro c'è «la promozione delle forme e dei linguaggi dell'arte contemporanea» che si «unisce alla valorizzazione del patrimonio artistico pratese». Le litografie e i multipli d'autore sono, da oggi, visibili e in vendita presso l'assessorato alla Cultura del Comune di Prato. E' inoltre disponibile un opuscolo con le schede critiche e i prezzi. Informazioni: Assessorato alla Cultura, via S. Caterina 17, tel. 0574/615029 (www.comune.prato.it).
202/06

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