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Comune di Prato

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03/03/2006 15:41
Consiglio Comunale Gestione in forma associata del servizio

Segretario “in comune” fra Prato, Vaiano e Cantagallo

Le amministrazioni valbisentine hanno già approvato la delibera nei Consigli comunali
Segretario generale “in condominio” fra i Comuni di Prato, Cantagallo e Vaiano. E' questo il risultato di una convenzione fra le tre Amministrazioni, approvata dal Consiglio comunale. La delibera è stata illustrata dal sindaco Marco Romagnoli, che ha messo in rilievo come non sia certo una novità «il fatto che da anni gli Enti locali tendono sempre più al ricorso alla gestione associata dei servizi», anche allo scopo di «ottimizzare le risorse». In pratica, scaduta la convenzione dei Comuni della Vallata per un'analoga gestione associata del servizio di segreteria generale, Cantagallo e Vaiano si sono rivolti a Prato per mettere “insieme” la segreteria generale. Il Comune di Prato non solo ha aderito alla richiesta dei Comuni di Cantagallo e Vaiano, i cui Consigli comunali hanno già approvato l'apposita deliberazione, ma ha messo a disposizione delle due amministrazioni valbisentine il proprio segretario comunale, il dottor Alessandro Spagnesi, per due volte alla settimana. La possibilità di “unire” le segreterie comunali è prevista dalle norme sull'ordinamento dei segretari comunali e provinciali all'art.10 del Dpr 465/97 e, fra l'altro, si è fatto ricorso a questo servizio associato anche da parte di Comuni il cui territorio non è contiguo (vedi simile convenzione fra Sesto Fiorentino, Capraia e Limite, Montelupo). A differenza della situazione fra Prato, Cantagallo e Vaiano, che per tradizioni e omogeneità culturali e sociali costituiscono un unicum, difficilmente ravvisabile in altre convenzioni dello stesso tipo. La possibilità di “condividere” il servizio di segreteria comunale non è piaciuta a tutti i gruppi politici. Il consigliere Maurizio Bettazzi (An) ha espresso le sue perplessità «perchè Prato, coi problemi che ha, deve avere un segretario comunale in esclusiva. Perchè non si è pensato al segretario comunale della Provincia, se si volevano risolvere i problemi dei piccoli Comuni?». Bettazzi ha sollevato anche la questione della durata della convenzione: «Scade nel dicembre 2009, ma il mandato amministrativo arriva a termine nella primavera dello stesso anno». Sulla stessa lunghezza d'onda di Bettazzi, e con le stesse perplessità, il consigliere comunale di Forza Italia Andrea Amerini. Una prima risposta ad entrambi è venuta dalla presidente della commisione n. 1 “Affari istituzionali” la consigliera Ds Elisabetta Carullo («la convenzione stabilisce che la maggior parte del tempo del segretario comunale è per il Comune di Prato»), prima della replica del sindaco: «La convenzione è fra Comuni perchè così stabilisce la legge. La durata non riguarda la persona del segretario, che essendo un incarico fiduciario potrebbe essere cambiato con il nuovo mandato amministrativo, ma l'ufficio, è il servizio che è associato». La delibera è stata approvata con 24 voti a favore e sei contrari (An e Forza Italia).
256/06

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