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Comune di Prato

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06/03/2006 15:37
Bilancio Così il sindaco nel presentare le spese del Comune 2006

«Finita l'emergenza, ripartono gli investimenti»

L'assessore Bencini: «Crescono le risorse per i servizi». Imposte bloccate, tariffe con l'Isee
«Questo Bilancio segna l'uscita dall'emergenza». Con queste parole il sindaco Marco Romagnoli definisce il documento finanziario del Comune per il 2006, che si lascia alle spalle le difficoltà di Sori e Pecci «il cui risanamento è avviato e sono in grado, da un punto di vista operativo, di superare i loro problemi», per proiettarsi verso una fase «di ripresa degli investimenti dopo un necessario anno di difficoltà», il cui indice evidente è dato dai proventi derivanti dalla legge 10 (concessioni edilizie): se nel 2005 il 75% era destinato alla spesa corrente, per il 2006 la percentuale prevista è sotto il 50%, con il rimanente per gli investimenti. Più investimenti non significano però più tasse e tariffe. Il sindaco tiene a sottolinearlo: «Ci sono alcuni adeguamenti all'inflazione, nell'ordine del 2%, perchè se non li facessimo si creerebbe uno squlibrio, anche se il costo rilevato della vita, come è noto, non è quello reale». Spesa corrente, nella previsione 2006, pressochè uguale all'assestato del 2005, ma con alcune voci in aumento: trasporti, anche se è una crescita “figurativa” «dato che si tratta di uno spostamento dagli investimenti alla spesa corrente»; scuola, «necessariamente, perchè aumentano gli studenti»; sociale, «dove è stato confermato il milione di euro del 2005, derivante dal “taglio” del governo al Fondo nazionale, un intervento straordinario presente anche nel Bilancio 2006, con un aumento ulteriore». L'altro dato saliente del Bilancio 2006 è il trasferimento di risorse ai servizi (per scuola e sociale complessivamente stanziati sul 2005 più di 600 mila euro, quasi equamente suddivisi), con un minore impegno per la cosiddetta “macchina” comunale, ad iniziare dalle spese di funzionamento degli organi istituzionali (meno 280 mila euro per assessori e consiglieri comunali) e dal personale «per effetto dell'1%, che pur compreso dalla Finanziaria nel “taglio” del 6,7%, ci si è voluti accanire specificando dove doveva essere operato. Un provvedimento pericoloso, per di più per un Comune con 1070 dipendenti, che non ha ulteriori margini di manovra». Anzi per sostenere le nuove sfide - prima fra tutte la revisione del Piano strutturale in un'ottica metropolitana - occorrerà «impegnarsi a investire nelle risorse umane non potendo limitarsi a quelle disponbili, con un riassetto organizzativo che rafforzi i settori che ne hanno bisogno». Un riassetto che coinvolgerà anche le cosiddette aziende “partecipate” («a giugno avremo un quadro puntuale della loro struttura e delle relazioni col Comune»), perchè «la revisione organizzativa non può prescindere da una visione allargata delle procedure d'intervento delle parti pubbliche». Sullo sfondo del Bilancio, o in funzione di esso, il Piano strategico «che - afferma il sindaco - va ripreso con grande forza, perchè da lì origina la riorganizzazione degli strumenti urbanistici, in un contesto di dialogo con la Regione e di reciproco condizionamento col Comune di Firenze, che coinvolgerà anche le Province di Firenze e Prato, nonchè la Provincia e il Comune di Pistoia». Un Bilancio 2006 che guarda in avanti nonostante, per dirla col vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini, «i vincoli della Finanziaria, che non scompaiono o vanno dimenticati solo perhè sono rispettati». Vincoli che Bencini cita puntualmente, compreso quel taglio del 6,7% «che non incide sul Bilancio 2006 perchè lo scorso anno abbiamo istituito la Tia». Quanto a imposte e tariffe, l'Ici resta com'è, la Tia idem perchè, ancora Bencini, «l'adeguamento dell'1,93% era già compreso nel piano industriale triennale stilato nel 2005», lo stesso dicasi per la Tosap. Sulle tariffe poi c'è la novità del meccanismo del reddito Isee famigliare (altra cosa rispetto all'Irpef) per la refezione scolastica: alle due attuali, fino a 5460,26 euro (esenzione totale) e da 5460,27 euro a 8190,39 euro di reddito Isee famigliare (esenzione parziale al 50%), si aggiungono altre tre fasce: da 8190,40 a 12.012,57 euro, da 12.012,58 a 16.380,80 euro, da 16.380,81 in su. Il risultato, come spiega il vicesindaco Bencini, «è che il maggior onere per l'inflazione si carica sulle fasce di reddito Isee più alte, mentre resta sostanzialmente invariato per quelle intermedie, introducendo un parametro di maggiore equità». L'aumento per il buono pasto giornaliero, fermo restando che per le prime due (esenzione totale o parziale) tutto resta inalterato, scatta dalla terza fascia passando da 2,15 a 2,23 euro (terza fascia), a 2,35 euro (quarta fascia), a 2,50 euro (quinta fascia). In pratica per gli scaglioni più alti un aumento medio di 5 euro, con l'abbonamento mensile che però non subisce ritocchi. Meccanismo Isee anche per la Scuola di musica, dove si registra un aumento del 30% della tariffa per gli studenti provenienti da fuori Prato, mentre cresce attorno al 9% la tariffa al metro cubo per la depurazione. Salgono mediamente del 2%, in linea con l'inflazione, gli importi per gli impianti sportivi. Mentre non c'è alcun aumento per gli asili nido, il cui pagamento avviene su circa 60 e oltre livelli di reddito Isee. Anzi per i nidi c'è la novità dell'inserimento di 100 nuovi bambini, in virtù dell'accreditamento di altre 4 strutture private: “Nido mio” a Viaccia, “Trenino blu” a Mezzana, “Taccia Buratta” in via IV Novembre (Porta Pistoiese), “Piccolo Naviglio” a Paperino. E sugli investimenti, oltretutto, si prevede con un programma consistente di edilizia scolastica: per la manutenzione degli edifici, nell'ordine di 230 mila euro per le elementari e 700 mila euro per le medie, e nella costruzione di nuovi plessi: un milione e 200 mila euro per il primo e secondo lotto del complesso scolastico di Cafaggio, un milione e 600 mila euro per sei nuove sezioni di materna a Mezzana, poco più di un milione di euro per l'ampliamento della elementare di Pizzidimonte, 800 mila euro per tre sezioni a Tobbiana/Vergaio, un milione e 600 mila euro per sei nuove sezioni di materna a Galciana, il completamento di via Toti, la media di Maliseti. Il resto del programma delle opere pubbliche prevede l'apertura del cantiere per il sottopasso sulla Declassata, all'altezza della Questura, con 3 milioni e passa di euro provenienti dalla Regione, gli interventi di “Prato città curata”, con uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro, suddivisi in parti uguali (400 mila euro) fra le cinque Circoscrizioni pratesi, i fondi (1 milione e 150 mila euro circa) per la manutenzione straordinaria delle principali arterie urbane (Declassata, Tangenziale, Asse Industrie), nonchè tre milioni di euro, con cofinanziamento statale tramite la Regione, per gli interventi derivanti dal “Piano nazionale di sicurezza stradale”, in pratica le realizzazioni di cosiddetta “modulazione del traffico” per ridurre la pericolosità delle strade cittadine. Poco più di mezzo milione di euro (570 mila) sono destinati alla costruzione di un parcheggio a servizio della nuova stazione ferroviaria di S. Paolo, sulla linea Firenze-Pistoia, mentre ammonta a 657 mila euro il contributo del Comune di Prato per il completamento di un altro lotto della Mezzana-Perfetti-Ricasoli. Così come nel 2006 si contempla di appaltare un ulteriore lotto della Seconda Tangenziale. Quasi un milione di euro sarà speso per la ristrutturazione della piscina di via Galcianese, mentre 2 milioni e 200 mila euro sono riservati ai cimiteri: un milione per la loro manutenzione straordinaria, un milione e 200 mila euro per il loro ampliamento. In campo ambientale i maggiori interventi riguardano il risanamento della discarica del Coderino (1 milione e 200 mila euro, anche questi provenienti dalla Regione), l'installazione di barriere antirumore sull'A11 (200 mila euro), gli interventi di forestazione urbana (250 mila euro). Per il patrimonio immobiliare e storico spiccano gli stanziamenti per la ristrutturazione e il restauro del Palazzo Pretorio (4 milioni e 100 mila euro), in funzione della progettanda riapertura del Museo Civico, e per il completamento dell'ex Campolmi, con trasferimento nel 2007 della Bibblioteca comunale.
270/06

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