07/03/2006 16:18
Consiglio Comunale
La proprietà chiedeva la realizzazione di abitazioni
Recupero di Villa Niccolini, no alla proposta di variante
La Commissione 4 ha chiesto invece di ampliare l'istruttoria sul parcheggio di via Curtatone
Seguendo il parere espresso dall'Ufficio legale del Comune, la Commissione Consiliare 4 Territorio ed Ambiente ha respinto ieri la proposta di variante al Piano di recupero 83 relativo a Villa Niccolini in viale Galilei, per la quale l'azienda proprietaria, la Polis Sanità srl, richiedeva di realizzare sulla Villa vera e propria, residenze private in luogo della prevista residenza assistenziale protetta avvalendosi della modifica dell'articolo 30 del Regolamento urbanistico comunale. La norma infatti, prima della modifica, prevedeva che gli immobili con destinazione a servizi potessero essere utilizzati solo per questo fine, mentre adesso, per incentivare gli investimenti da parte di privati in opere pubbliche, stabilisce che le superfici coperte da recuperare possano essere utilizzate fino al 50% per funzioni commerciali, residenziali o direzionali. Nel frattempo è stata già realizzata la nuova palazzina attigua alla Villa che ospita una residenza assistenziale protetta, prossima all'apertura, e in sostanza i committenti chiedevano una riconsiderazione dell'intero Piano di recupero realizzando solo residenze nella Villa Niccolini.
Il parere espresso dall'Ufficio legale è stato che l'articolo 30 non è applicabile al caso con effetto retroattivo, trattandosi di una realizzazione già esistente in cui la funzione incentivante è già esaurita, determinandosi altrimenti 'più che un premio un ingiustificato vantaggio,'. Secondo i legali infatti l'azienda ha valutato la remuneratività dell'investimento nell'opera realizzata a prescindere dall'incentivo. La Commissione, presieduta da Tommaso Rindi dei Verdi, ha condiviso il parere legale e ha però invece accolto la proposta di effettuare una permuta tra la frazione da adibire a verde pubblico in cessione al Comune con altre due leggermente più grandi perchè la prima risulterebbe occupata senza titolo da terzi.
E' stato chiesto invece un supplemento di istruttoria al Servizio Mobilità del Comune sul Piano di recupero 113 per la realizzazione di un parcheggio pubblico interrato in via Curtatone e via Oberdan di 66 posti su due piani per un totale di 2000 metri quadrati: la società costruttrice, la Elvetia edile srl, che ha stipulato una convenzione con il Comune di Prato per la gestione del parcheggio, ha proposto di realizzare l'opera in superficie raddoppiando l'area fino a 4000 metri quadrati per 114 posti auto. La Commissione concorda con la migliore facilità di gestione di un parcheggio a raso rispetto ad uno interrato, peraltro di dimensione doppia rispetto a quello previsto dalla convenzione, ma intende valutare più attentamente la proposta sia perchè l'intervento è a ridosso delle mura storiche della città, un bene che l'Amministrazione comunale intende salvaguardare e valorizzare, sia perchè nell'area sorge un giardino pubblico.
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