10/03/2006 14:49
Animali
Definito da Comune, Asl e Centro di Scienze naturali di Galceti
Un programma d'interventi per limitare il numero dei piccioni
Si baserà sull'uso di mangimi medicati e su una campagna di comportamenti da adottare
L'innovazione e la ricerca veterinaria saranno i mezzi che l'assessorato all'Ambiente utilizzerà per limitare e controllare il numero dei piccioni sopratutto nel centro storico, un problema che più volte è stato oggetto di esposti e richieste di interventi da parte dei cittadini che si trovano a che fare con questo invadente coinquilino di tetti, tettoie e soffitte. Il piccione non è infatti veicolo del virus dell'aviaria, ma è un uccello che sia per la velocità con cui si riproduce che per le proprie caratteristiche provoca notevoli disagi e danni ad abitazioni, palazzi storici e monumenti. L'assessore Camilla Curcio sta predisponendo un programma d'interventi in collaborazione con l'Asl 4 di Prato e il Centro di Scienze naturali di Galceti.
Una prima riunione per tracciare le linee d'intervento si è tenuta ieri e oltre all'assessore Curcio ha visto la partecipazione del dottor Luigi Ricci, responsabile dell'Unità operativa Igiene pubblica dell'Asl, il dottor Eugenio Rossi, direttore dell'Unità di veterinaria, Sergio Spagnesi, dirigente del Servizio comunale Ambiente, Augusto Bassolino, responsabile per il Settore veterinario e Gilberto Tozzi, direttore del Centro di Scienze naturali.
Basandosi sugli ultimi risultati della ricerca veterinaria, uno dei ritrovati più innovativi è l'utilizzo di alimenti e mangimi medicati per piccioni che sarebbero in grado di controllare la crescita e la riproduzione, che altrimenti procederebbe in maniera esponenziale. Il programma sarà però arricchito anche da una campagna informativa su semplici comportamenti ed accorgimenti che i cittadini possono adottare per limitare la presenza dei volatili sulle loro case.
L'iniziativa si aggiunge al censimento che venne realizzato dall'Asl nel 2000 per quantificare il numero dei piccioni 'residenziali' nel centro storico pratese, che contò una popolazione di 4000 individui, e allo studio commissionato tre anni fa dall'assessorato all'Ambiente al Centro di Scienze Naturali di Galceti 'Columba livia', per conoscere più da vicino le abitudini della specie e come limitarne la presenza.
Entro quindici giorni gli enti coinvolti si riuniranno nuovamente intorno al tavolo per definire la convenzione con la metodologia d'intervento.
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