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Comune di Prato

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15/03/2006 17:13
Ambiente Legambiente premia Prato per la qualità scolastica

Prato 1a in classifica in Italia per Ecosistema scuola

Il risultato determinato dagli interventi negli edifici, la raccolta differenziata nelle scuole, la mensa 'biologica' e la cura del verde.
Prato è in cima al podio della classifica nazionale stilata da Legambiente Ecosistema scuola 2006, 'sorella minore' di Ecosistema urbano, che valuta il rapporto bambino-città e la qualità delle strutture delle scuole dell'obbligo con i servizi annessi. Su 90 Comuni capoluogo partecipanti e 38 Province, competenti per gli istituti superiori, Prato si è aggiudicata il primo posto in Italia con un punteggio di 78,65%, ottenuto grazie agli interventi di manutenzione straordinaria, che negli ultimi cinque anni hanno interessato il 90% degli edifici scolastici, alle certificazioni di agibilità statica, igienico-sanitaria e di sicurezza degli impianti elettrici, la raccolta differenziata promossa in classe per plastica, vetro, alluminio, carta, toner, organico e pile usate e l'organizzazione del servizio mensa che ogni giorno garantisce il 95% di pasti cucinati con prodotti biologici, della tradizione gastronomica locale e comunque di alta qualità e con ogm messi al bando. I risultati sono stati illustrati stamattina in Palazzo comunale in contemporanea con la presentazione a livello nazionale che si è tenuta a Roma: erano presenti il presidente del circolo pratese di Legambiente Franco Di Martino, gli assessori ai Lavori pubblici Enrico Giardi, alla Pubblica istruzione Giuseppe Gregori e all'Ambiente Camilla Curcio e la collega della Provincia alle Opere pubbliche Maria Luisa Favi. Con questo primato Prato ripete il risultato già ottenuto nel 2004: nella classifica generale sul livello di qualità negli edifici scolastici è al primo posto, seguita a tre punti percentuali da Macerata, a cui seguono Forlì, Livorno e Asti. In quella delle buone pratiche, che considera l'uso di fonti energetiche rinnovabili, i progetti educativi, il basso consumo energetico e i servizi di mensa e trasporto scolastico, Prato è al secondo posto dopo Forlì con tre punti di distanza ed è seguita da Macerata. Come ha spiegato Di Martino, la graduatoria è il frutto di 52 parametri che si sono intersecati tra loro, divisi principalmente in tre grandi linee tematiche: la situazione strutturale degli edifici,, i servizi messi a disposizione dai Comuni e le pratiche ecocompatibili, come la raccolta differenziata o l'utilizzo di fonti alternative d'energia. Dalla graduatoria emerge che le grandi città restano nella parte medio-bassa della classifica Palermo è 70a, Bologna 81a, Bari 68a, Roma 17a, Firenze 58a), anche se la Toscana può in generale vantare una buona media. La grande assente è Milano, che non ha fornito i dati a Legambiente. «Siamo ovviamente molto soddisfatti che Prato sia arrivata al primo posto - spiega Di Martino - ma chiaramente l'obiettivo di Legambiente è innescare un meccanismo virtuoso di realizzazione di buone pratiche per l'ambiente e per i cittadini in modo che diventi un modello di azione amministrativa». La stessa soddisfazione è stata espressa dai quattro assessori presenti, che hanno illustrato gli investimenti fatti in questi anni per rendere le scuole più sicure, confortevoli e attente all'Ambiente, «un risultato che indica che Prato è una città a misura di bambino, con dati che ci fanno guardare avanti e porre un'attenzione ancora maggiore nel futuro nella qualità del costruire, la cura degli spazi verdi e la raccolta differenziata». EDILIZIA SCOLASTICA.- Dal 1996 al 2005 il Comune ha investito in totale 36 milioni e 178mila euro. Di questi 1.354.568 sono stati impiegati per i nidi, 8.846.930 per le materne, 10.372.749 per le elementari, 10.533.698 per le medie, 2.591.942 per le superiori e 3.833.036 per altre tipologie di scuole. Più in particolare l'anno scorso gli interventi di manutenzione straordinaria sono stati finanziati per 4 milioni e 834mila euro, di cui 1.323.000 per i nidi, 936.000 per le elementari, 1.300.000 per le medie, 1.265.000 per le altre scuole: «Negli anni l'Amministrazione comunale ha investito molto nella manutenzione straordinaria degli edifici con notevoli sacrifici economici - ha detto l'assessore Giardi - ma il percorso non è concluso, l'obiettivo infatti è di mantenere gli alti standard qualitativi». Il fiore all'occhiello è la nuova scuola materna di via Toti, inaugurata recentemente e costruita secondo i canoni della bioarchitettura con laterizi naturali, isolamento in legno, riscaldamento a pannelli radianti e 30 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Nel secondo lotto dei lavori, in fase di progettazione esecutiva, è previsto anche un sistema di piccole torri eoliche da porre in via Liliana Rossi per produrre energia rinnovabile. Per le sue caratteristiche il progetto ha ottenuto la menzione speciale del premio 'Toscana ecoefficiente'. Il costo totale è di 2 milioni e 800mila euro. Per gli istituti superiori la Provincia ha investito dal 1996 al 2005 oltre 35 milioni di euro, con interventi di messa a norma e manutenzione straordinaria, ma anche di ristrutturazione. Si va dalla costruzione del nuovo istituto Marconi e dell'Istituto d'arte a Montemurlo alla sostituzione di tutti gli infissi, per risparmiare energia e riscaldamento, al Polo scolastico di via Reggiana al liceo Copernico, dove è in corso, e prossimamente al Buzzi: «Dato che la legge 23 del 96 sulla manutenzione dell'edilizia scolastica non viene rifinanziata dal Governo - spiega l'assessore provinciale Favi, ci siamo dovuti sostituire allo Stato in moltissimi casi e sostenere uno sforzo economico che non ci competeva». I dati di Legambiente confermano che nella legislatura agli sgoccioli lo Stato a livello nazionale ha stanziato 450 milioni di euro contro un fabbisogno di 3000, mentre nella finanziaria 2006 non è previsto alcun finanziamento. MENSA SCOLASTICA.-Nell'anno scolastico 2005-2006 il servizio mensa viene erogato a 10.100 utenti tra asili nido, scuole dell'infanzia comunali e statali, scuola primaria e secondaria di primo grado con una media di 9000 pasti al giorno. I menù dietetici vengono predisposti dall'Ufficio refezione del Comune che ha cura di inserire piatti legati al periodo stagionale e preparati con prodotti biologici e tipici del territorio, tra cui i biscotti di Prato, la mortadella e gli zuccherini di Vernio. Dieci scuole primarie e 24 dell'infanzia per un totale di 4000 bambini aderiscono al progetto Colazione a scuola che privilegia il consumo di frutta o sue alternative, come lo yogurt, per diffondere sane abitudini alimentari e non pregiudicare il pranzo: «inoltre ogni giorno vengono preparati circa 400 pasti con dieta speciale - afferma l'assessore Gregori - di cui 180 per bambini affetti da intolleranze alimentari di vario tipo e altri 220 per motivi etico-religiosi: ad esempio per i musulmani vengono eliminati dal menù la carne di maiale e i suoi derivati». Attraverso i due opuscoli L'Informapappa e l'Informamensa i genitori sanno ogni giorno cosa viene servito in tavola ai loro figli a scuola, dalle materne alle medie: nei menù risaltano piatti come i fusilli ai broccoli, la polenta al ragù, i bocconcini di pollo fritto, ma anche alimenti come il pecorino toscano Dop o il parmigiano reggiano. Spicano poi le 'Giornate bio', in cui il menù è interamente di origine biologica. VERDE SCOLASTICO. - Per l'ambiente scolatico si distinguono principalmente due progetti, relativi ai giardini delle scuole e al risparmio energetico. Come prevede infatti il progetto per il verde scolastico proposto dall’assessore all’Ambiente Camilla Curcio, sono in corso di sostituzione i giochi più vecchi e non più funzionanti con altri nuovi nei giardini di tredici scuole materne e tre nidi per una spesa di 412mila euro. Giardini più belli e giochi nuovi, ma anche nuovi spazi giochi con l’ampliamento delle zone d'ombra e una maggiore luminosità delle stesse aree verdi, l'allestimento di zone per l'attività a tavolino e la costruzione, in quasi tutti i giardini, di impianti di irrigazione per il miglioramento del manto erboso. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, a Prato il numero delle scuole che possono vantare di avere questo sistema di produzione d'energia e riscaldamento con la materna di via Toti sale a quattro. Gli impianti sono infatti già presenti in tre elementari: Le Badie, Meucci e Buricchi. La superficie complessivamente irradiata è di 164 metri quadrati per un costo di 436mila euro. Come ha detto l'assessore Curcio, «l'obiettivo adesso sarà intensificare e diffondere ulteriormente la raccolta differenziata».
311/06

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